Oggi, nell’ambito del progetto “Libriamoci- Giornate di lettura nelle scuole”, promosso dal Ceppel in collaborazione con il Miur, Francesco Frezzini dell’Associazione “Proteo” di Avezzano si è cimentato in due corposi passi, tratto dal romanzo di formazione, “Io non ho paura” di Niccolò Ammaniti,
A accogliere l’ospite, a nome del Dirigente Scolastico, Prof. Attilio D’Onofrio, impegnato in improrogabili impegni lavorativi, la Vice Preside, Prof.ssa Gigliola Ciaccia la quale ha evidenziato il “lieto ritorno” di un amico del Liceo ”B. Croce”. Moderatrice della terza giornata è stata la Prof.ssa Stefania Di Carlo, referente del progetto “Libriamoci nel Liceo Croce”.
L’evento odierno, cui hanno assistito nell’Aula Magna, quaranta allievi delle classi 1 G del Liceo Linguistico e 5 D del Liceo Les, si è aperto con una brillante introduzione del romanzo da parte della Prof.ssa Giovanna Mastrangelo coadiuvata nella parte digitale dal Prof. Andrea Oddi.
Francesco Frezzini ha, quindi, letto “Nascosto nel buio” e “Crescere affrontando la paura” di Ammaniti, sottolineando con la sua voce melodiosa i momenti salienti del rapimento di un bimbo benestante del Nord Italia (Filippo Carducci) con fine di estorsione di denaro, perpetrato, quindi, per sopperire alla miseria dell’intera comunità di un luogo imprecisato della Puglia. Ha anche messo in evidenza il ruolo del protagonista, Michele Amitrano (anch’egli coetaneo del bimbo rapito) che, a caro prezzo, è costretto a scegliere tra l’amore per il padre e la solidarietà umana.
La performance è stata intervallata da un breve spettacolo teatrale, incentrato sul “Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passegere” di Giacomo Leopardi che ha visto sul palcoscenico e in costume gli allievi Matteo Di Fabrizio e Marta Buffone della classe 5 D. Infine, è stato proiettato e letto dalla Prof.ssa Giovanna Mastrangelo il lavoro multimediale che altri allievi della classe 5 D hanno realizzato, sotto la supervisione della Prof.ssa Stefania Di Carlo e del Prof. Andrea Oddi, tra l’altro anche alla chitarra.
L’evento odierno sarà disseminato in tutte le classi prime con un ulteriore lavoro multimediale, quale contributo per l’educazione civica della disciplina di italiano. Infatti, per ragioni di pandemia, nonostante le richieste pervenute, ha potuto partecipare solo un numero contenuto di alunni.
Di fronte al penoso e umiliante strazio che si fa della lingua italiana, Francesco Frezzini ha interessato, con amore sapiente, al domani e, nello specifico, ha dato valore al monito scritturale “Non plus sapere quam oportet sapere, sed sapere ad sobrietatem”.