SANTE MARIE – È positivo il bilancio della 48^ manifestazione dedicata alla regina d’autunno che è tornata dopo un anno di stop forzato, a causa dell’emergenza covid. Per tre giorni il borgo autentico marsicano è stato popolato da appassionati dell’enogastronomia, escursionisti e visitatori che hanno potuto apprezzare le bellezze del posto e assaporare i piatti preparati secondo le tradizioni culinarie abruzzesi. La sagra ha aperto i battenti sabato mattina con un’escursione nella Riserva naturale Grotte di Luppa che è stata poi riproposta anche domenica, curata da Luciana Orlandini. La messa celebrata dal vescovo dei Marsi, Giovanni Massaro, ha aperto la manifestazione ed è stata seguita dal taglio del nastro che ha dato ufficialmente il via alla festa. Insieme al primo cittadino Lorenzo Berardinetti e al presidente della Pro loco Emanuele Ermili, anche monsignor Massaro, che ha sottolineato l’importanza di momenti aggregativi come la sagra di Sante Marie, soprattutto nelle aree interne della diocesi. Polenta con salsiccia e sfiziosi arrosticini e ancora: i tagliolini con il tartufo, gli gnocchi, i piatti a base di funghi porcini e le pallotte cacio e uova hanno conquistato il palato dei visitatori che poi si sono fatti cullare dalle immancabili caldarroste e da dolci preparati per l’occasione. La tre giorni è andata avanti tra musica folkloristica, animazione per i bambini e una passeggiata tra gli stand. In tanti hanno visitato il museo del brigantaggio e dell’Unità d’Italia, fotografato i colorati murales nel centro storico e passeggiato tra i vicoli di Sante Marie.
“Si è conclusa la 48esima sagra della castagna”, ha commentato il sindaco Berardinetti, “voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito all’organizzazione e a fare rivivere questo importante appuntamento per la nostra comunità. Mi auguro che anche chi quest’anno non ha potuto dare il suo contributo possa essere al fianco della Pro loco il prossimo anno! Grazie davvero a tutti”. “Organizzare un evento come la sagra della castagna non è semplice ma finché vedrò il mio paese invaso da gente, i sorrisi delle ‘Giacche rosse’ dello staff, l’entusiasmo dei ragazzi, l’allegria dei bambini, i social invasi da post di persone che hanno vissuto e immortalato i loro momenti durante la loro visita, non smetterò mai di crederci”, conclude il presidente della Pro loco Ermili.