È stato rintracciato ed arrestato il capo dell’imponente organizzazione di spaccio smantellata la scorsa settimana nel capoluogo di provincia.
Dalle prime sommarie informazioni, sembrerebbe che l’uomo, un kosovaro di 36 anni stesse tentando di acquistare un biglietto aereo per fuggire in Albania quando è stato individuato e tradotto in galera dagli agenti della Polizia di Stato.
A finire in manette, nella notte tra il 25 e il 26 ottobre scorsi, 7 persone, 5 delle quali tradotte in carcere e 2 poste ai domiciliari, di origine kosovara e albanese, tra i 20 e i 37 anni, con precedenti specifici in materia di stupefacenti ed appartenenti ad una famiglia ormai radicata nel tessuto sociale ed economico del capoluogo aquilano, associati tra loro allo scopo di commettere una serie indeterminata di delitti di trasporto, acquisto, vendita, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti del tipo cocaina.
Le indagini, portate avanti dalla Polizia di Stato di L’Aquila, per un periodo durato più di due anni, hanno portato a bloccare un vero sodalizio criminale facente capo a tre fratelli. L’operazione di arresto, denominata “Magnetic Box” per via dei box magnetici, appunto, che venivano utilizzati per il trasporto della sostanza stupefacente, ha permesso il rinvenimento e il sequestro di più di un kg di cocaina.