Avezzano al top nell’assistenza a “chiunque subisce violenza”: qui, infatti, dal lontano 10 gennaio 2010, è attivo il centro anti-violenza gestito dalla Croce Rossa Italiana, uno dei pochi riconosciuti dal Ministero, inserito nella rete per l’accoglienza e la gestione integrata territoriale di percorsi di accoglienza e di uscita dalla violenza che vede tra i primi firmatari il Prefetto, i procuratori della Repubblica di Avezzano e L’Aquila (tribunale dei minorenni), il presidente della Provincia, il direttore generale della Asl.
Comune e Croce Rossa Italiana replicano, dati alla mano, all’attacco della “disinformata” consigliera di minoranza, Lorenza Panei.
“Tacciare l’amministrazione di scarsa sensibilità e attenzione verso un tema di vitale importanza come fa la Panei, solo perché non avrebbe risposto a un bando, senza prima informarsi sulla reale attività svolta dall’Ente in questo delicato settore – sottolinea la presidente della commissione sociale, Alessandra Cerone – evidenzia una certa superficialità. Forse non conosce il luoghi dove si soccorrono le persone maltrattate. Non è opportuno disinformare i cittadini: il centro antiviolenza in genere ad Avezzano, gestito dalla Croce Rossa e supportato dal Comune con i fondi del piano di zona, è aperto da oltre un decennio fa parte di una rete collabora con il Pronto soccorso e le istituzioni”
Una polemica senza fondamenta anche per Maria Teresa Letta, presidente della CRI, che gestisce il centro antiviolenza in via Corradini n. 248.
“Panei – afferma Letta – è proprio poco informata. Il Comune di Avezzano è firmatario del protocollo di rete per la costituzione e la gestione integrata territoriale di percorsi di accoglienza e di uscita dalla violenza gestito dalla Cri. Poteva incoraggiare il Comune e la Cri a partecipare al bando prima della scadenza: non lo ha fatto perché sapeva benissimo che il contributo ci è stato sempre negato con la scusa che lo statuto deve avere specifici ed unici riferimenti alla violenza contro le donne. Il centro di Avezzano, invece, agisce contro la violenza a tutto campo non solo per le donne: in questi 11 anni ha aiutato, sostenuto, consigliato e risolto il problema a 453 persone, quasi tutte donne, compresi 1 bambino, 1 giovane, 1 anziano e 2 uomini di mezza età”. L’attività del centro gestito dalla CRI, che nel 2019 ha aperto uno sportello pure a Celano, ricorda la Letta, contempla anche tirocini formativi, corsi nelle scuole, accoglienza di persone maltrattate in case rifugio. “Con il Comune di Avezzano – conclude la presidente CRI – abbiamo lavorato in sintonia dal primo mese e abbiamo in corso l’ultimo caso proprio in questi giorni. Ma dov’era la Panei? A cercare i locali?”.