Il trasporto locale pubblico è allo sbando. Gli autobus, le fermate e i punti di sosta presentano numerose criticità creando disservizi che ricadono sull’utenza e sul personale di servizio. Un’analisi dettagliata delle problematiche, riscontrate dall’ascolto dei cittadini e del personale, è stata esposta questa mattina dal Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari che ha incontrato la stampa insieme a una rappresentanza dei cittadini proprio davanti alla biglietteria Tua dell’Area di risulta di Pescara.
“È una situazione al limite della decenza che i tanti cittadini, che si recano sugli autobus del servizio urbano ed extra urbano, devono subire quotidianamente. I mezzi sono sporchi e lo stato di abbandono si vede a occhio nudo. Ora mi chiedo, al di là dell’igiene visivamente carente, la salute pubblica viene tutelata sui mezzi di trasporto della TUA? Le linee guida del Ministero della Salute prevedono che i mezzi pubblici siano quotidianamente sanificati, soprattutto quelli a elevata frequenza di utilizzo. Alla luce delle foto che tanti cittadini indignati ci inviano dobbiamo dedurre che gli autobus non vengano puliti come dovrebbero, e quindi qualcuno deve darci un riscontro oggettivo per verificare se la sanificazione avviene come previsto da normativa di legge. Le immagini che vediamo sono raccapriccianti: sporco incrostato tra i sedili e sul pavimento dei bus, volanti con le ragnatele, cartacce e ogni tipo di schifezza per terra. A questa noncuranza si aggiunge una carenza cronica di verificatori di biglietti, e ricordiamo che non ci sono altre forme di lotta all’evasione che quelle di un controllo serrato dei titolo di viaggio. Il parco mezzi è vetusto e viaggia spesso con spie rosse accese per tutta la città e non solo, con il rischio di fermarsi a ogni angolo di strada”.
“Ma l’incuria verso l’utenza e i dipendenti non finisce una volta scesi dall’autobus – continua Pettinari –. Prima di tutto si deve arrivare a salirci sui mezzi. Infatti molti cittadini denunciano che i display luminosi, ovvero quelli che identificano tratta e numero del bus, sono spesso mal funzionanti causando difficoltà, soprattutto agli utenti più anziani, che non riescono a visualizzare correttamente l’indicazione della linea e della destinazione. Nelle ore serali, soprattutto, non si legge bene fin quando l’autobus non è vicinissimo alla fermata. A complicare ancora di più la questione è da rilevare che non vengono più stampati i libricini cartacei con gli orari, ormai assenti da giugno 2020. Le deviazioni di percorso, o qualsiasi informazione necessaria all’utenza, non viene affissa né alle fermate né ai vari capolinea, ma solo sugli autobus. È facile capire che sarebbe opportuno conoscere le deviazioni e le comunicazioni prima di salire sul bus e non una volta saliti”.
“Anche nel piazzale dell’area di risulta è difficile trovare il giusto mezzo da prendere, e le carenze negli stalli recano non pochi problemi anche al personale. Infatti, da come ci riportano molti addetti ai lavori, le linee a terra sbiadite rendono complicati i parcheggi, e non c’è un adeguato controllo sull’assegnazione degli spazi: sembra che questi posti vengano impegnati da altri bus privati senza che nessuno se ne curi, obbligando l’autista pubblico a posizionarsi, ogni giorno, in stalli differenti, mettendo in difficoltà i passeggeri costretti a cercare con il lanternino il mezzo giusto all’interno dell’area”.
“Ma se tutto questo è visibile da chiunque utilizzi i mezzi pubblici, c’è altro. E devo dire che ho guardato con fatica le foto che mi sono state inviate da alcuni autisti in cui viene documentato il totale degrado dei servizi igienici per il personale: i sanitari sono continuamente otturati, mancano regolarmente carta e sapone, i pavimenti, le piastrelle e i sanitari sono sudici. Condizioni igieniche pessime. Uno stato da quarto mondo eppure, a sentire questi dipendenti, sono state effettuate numerose segnalazioni all’azienda che non hanno prodotto alcun miglioramento in merito”.
“Ora alla luce di tutto questo – incalza il Vicepresidente del Consiglio regionale – mi chiedo con quale ratio la Tua decida di accollarsi le tratte commerciali di Sangritana. Infatti TUA, con l’assenso della Giunta regionale di centrodestra, vuole assorbire le tratte commerciali di Sangritana per Roma e Napoli con lo scopo, dicono, di razionalizzare e rilanciare il servizio. Ma c’è da considerare che, solo nel 2019, Sangritana ha registrato una perdita di 1,3 milioni di euro e per il 2020 si stima una perdita di circa 1,8 milioni di euro. Parliamo di un’azienda che, come abbiamo già visto, ha troppi problemi per andarsi ad accollare i passivi di Sangritana. Prima di pensare alle acquisizioni in perdita, la Tua dovrebbe verificare e documentare la sanificazione dei mezzi urbani ed extra urbani, nonché la pulizia dei locali igienici ad uso del personale: è una questione di sicurezza per passeggeri e autisti. Ristampare i libricini cartacei per gli orari e posizionare le comunicazioni di cambi di percorso ed eventuali modifiche che interessano l’utenza alle fermate e ai capolinea, oltre che ovviamente nelle biglietterie. E soprattutto assicurare la manutenzione ordinaria e straordinaria dei mezzi che viaggiano in città e in regione”.
“Stiamo parlando di servizi minimi all’utenza e tutela minima del personale su cui anche chi è alla guida di Regione Abruzzo dovrebbe vigilare. Ricordiamo infatti che il trasporto pubblico è una competenza della Regione e rappresenta la seconda voce di bilancio, dopo la sanità”. Conclude.