L’AQUILA – Terremoto nel Pd Abruzzo. La scossa sta arrivando in un momento che dovrebbe essere il più propizio per il futuro visto le difficoltà di un centro destra regionale, dopo una gestione non eccelsa della pandemia nel territorio. Niente, a sinistra, come al solito, si litiga. E lo fanno anche pubblicamente, come l’attacco sui contributi da versare al partito del tesoriere Pino Venditti al consigliere Pierpaolo Pietrucci. Il tutto è nato perché sembra che il consigliere abbia avuto a ridire posizioni politiche sulla nomina del coordinatore dei sindaci del cratere Anastasio, da lui ritenuto incompatibile.
“Una vergogna”, afferma il consigliere regionale del Pd Sandro Mariani, “i panni sporchi si lavano in famiglia. Uscire pubblicamente per attaccare un proprio membro del partito significa avere mancanza dei pilastri basilari della politica”, continua, “Ho chiesto più volte un tavolo per dialogare sul futuro, per costruire una vera alternativa a questo centro destra che fa acqua. Invece, qui, pensano ad attaccare i propri membri di squadra piuttosto che gli avversari sulle problematiche del nostro territorio. Come mai, invece, i vertici del partito democratico non hanno deciso di sostenere il candidato sindaco civico Gerosolimo a Sulmona? Una scelta che reputo inconcepibile”.
Già nella scorsa tornata elettorale, il Pd non ha raggiunto grandi risultati nel territorio aquilano. Ad Avezzano, ad esempio, ha ottenuto a stento un 4% di fronte alla vittoria della compagine guidata dal civico Giovanni Di Pangrazio. A Sulmona, si prospetta forse la stessa percentuale rispetto al candidato sindaco civico Gerolosimo?
In altri comuni aquilani dove si svolgeranno le elezioni, invece, sembra non ci siano candidati rappresentanti del Pd. Forse, in molti stanno scendendo dal carro?
Tensione e crisi, quindi, nelle linee di un partito che dopo l’uscita di Luciano D’Alfonso non sembra avere più una linea compatta in tutta la Regione.