Davanti ad un pubblico numeroso e attento è stato presentato a Celano, nella sala “Padre Raffaele”, in Santa Maria Valleverde. il libro Il Dialetto Celanese, di Pina Mascitti e Nino Bombacino. L’iniziativa organizzata dall’associazione culturale “Costanzi”, si è svolta nel rispetto delle normative anti-Covid sotto il controllo della associazione Misericordia di Celano.
Il relatore ufficiale prof. Francesco Avolio, dell’Università dell’Aquila ed esperto dialettologo, ha tenuto una interessante conversazione sulla validità dei dialetti, presenti ancora in molti centri del Paese, ancora “parlati” comunemente in famiglia e in privato specie nei piccoli centri del meridione.
Ma a detta del relatore, il dialetto, in molti centri italiani, specie nelle città, ha subito un forte regresso.
“Non si tratta di relitti del passato, ma di una delle caratteristiche culturali italiane da salvaguardare, da mantenere e diffondere alle nuove generazioni, perché il dialetto rappresenta il primo segno di identità di un popolo”
Il prof. Avolio ha apprezzato il lavoro svolto per anni dagli autori del libro, Pina Mascitti e Nino Bombacino: “hanno svolto in tandem un’opera certosina fatta di studio e di ricerca e di tante testimonianze raccolte in paese.
Sono riusciti a realizzare un eccellente trattato che sarà certamente utile alle nuove generazioni”.
Sono intervenuti anche il presidente dell’associazione Costanzi, Ilio Nino Morgante, Nazzareno Fidanza, Sergio Iacoboni, Daniele Bombacino, mentre l’attore Sergio Meogrossi ha letto un commovente ricordo di Pina Mascitti, scritto dal cugino Nazzareno. Brani musicali sono stati eseguiti dalla bravissima violinista Maria Beatrice Pietroiusti.