È stata fissata l’udienza che potrebbe riammettere il sindaco sospeso, Giovanni Di Pangrazio, alla carica di primo cittadino del Comune di Avezzano.
Il 20 settembre, davanti al tribunale civile dell’Aquila, sarà discusso il ricorso contro il provvedimento emesso in seguito a una sentenza di condanna a 1 anno e 4 mesi con pena sospesa, per peculato d’uso sulla strana vicenda delle auto blu, dove su 7 viaggi ne venivano contestati alla fine solo 3, per un presunto danno erariale di 250 euro.
Sulla questione, ci sono diversi precedenti che hanno messo in discussione la Legge Severino. Il ricorso d’urgenza è stato presentato dagli avvocati Antonio Milo, Claudio Verini e Stefano Recchioni e fa leva sulle recenti sentenze che stabiliscono l’incostituzionalità di alcuni aspetti della Legge Severino.
L’atto infatti si basa su precedenti identici alla situazione del sindaco di Avezzano, di altri amministratori, l’ultimo dei quali, quello del primo cittadino di Catania, Salvo Pogliese, tornato in carica dopo una condanna a 4 anni e 6 mesi per lo stesso presunto reato. Il tribunale civile di Catania, accogliendo la richiesta della difesa sulla fondatezza della questione di legittimità costituzionale relativa all’applicazione della Severino, ha disposto l’annullamento della sospensione da sindaco e trasmesso gli atti alla Corte costituzionale e riammesso al suo ruolo.
Quindi non è escluso il ritorno del sindaco prima dei 18 mesi previsti dalla legge Severino come soglia massima.