Viaggio alla riscoperta di Caravaggio nei giardini dell’ex Arssa: mattatore della serata all’insegna di arte e cultura nel cortile nobile di palazzo Torlonia, giovedì 2 settembre, alle 19, Vittorio Sgarbi. Il professore salirà in cattedra con il suo nuovo libro Ecce Caravaggio, per far vivere al pubblico, nell’evento moderato dal giornalista Raffaele Castiglione Morelli, un viaggio avventuroso ed entusiasmante nei labirinti, rivalità, furbizie che hanno accompagnato la riscoperta di Michelangelo Merisi.
“Avezzano estate 2021 è musica, spettacolo, arte e cultura. L’evento con Sgarbi è una chicca del cartellone”, afferma l’assessore alla cultura, Pierluigi Di Stefano, “poiché è riuscito nel tempo ad avvicinare il grande pubblico all’arte, con la sua capacità di narrare, spiegare e far amare le grandi opere. È un onore averlo ad Avezzano per poter vivere la cultura in presa diretta. Sono certo che i nostri concittadini sapranno apprezzare”.
Con questo libro Sgarbi non solo dà conto in modo molto sistematico e documentato dell’ultimo straordinario ritrovamento caravaggesco, l’Ecce Homo, ma riaccende il dibattito sul grande artista, a partire dalla mostra curata da Roberto Longhi a Palazzo Reale di Milano nel 1951, vero atto di rinascita di Caravaggio dopo una damnatio memoriae durata circa tre secoli. Ogni stagione ha il suo Caravaggio e questa sembra la più propizia dopo l’apparizione dell’Ecce Homo a Madrid. L’8 aprile, infatti, avrebbe dovuto essere battuto all’asta, nella casa Ansorena, un dipinto che figurava nel catalogo con il titolo La Coronacìon de espinas, attribuito ad artisti minori della cerchia di José de Ribera. Secondo alcuni critici, tra cui Maria Cristina Terzaghi, tra i massimi esperti del Merisi e docente all’Università Roma Tre, l’opera sarebbe in realtà un Ecce Homo di Caravaggio.