Per anni, i servizi attinenti alle attività di gestione, conduzione e manutenzione degli
impianti meccanici elettrici e speciali, nonché delle componenti edili e degli elevatori del
patrimonio immobiliare della ASL 1 Avezzano – Sulmona – L’Aquila, sono stati affidati in modo
provvisorio e frammentato a diverse aziende, in attesa di procedure di gara necessarie per garantire
continuità e coordinamento degli interventi manutentivi.
Sono altrettanti anni che le scriventi OO.SS. denunciano le criticità collegate a questa scelta
scellerata, sia in termini di tenuta della qualità del servizio erogato che di rischio di impatto sugli
aspetti normativi e contrattuali che riguardano i lavoratori interessati.
La stagnante situazione di caos ha indotto le OO.SS. a richiedere, a inizio 2020,
un’audizione presso la Commissione Consiliare di Vigilanza della Regione Abruzzo nel corso della
quale la ASL 1 aveva assunto il duplice impegno di fornire un cronoprogramma sulla tempistica
delle procedure di gara e di coinvolgere, nella fase endoprocedimentale, le parti sociali al fine di
salvaguardare i livelli occupazionali e salariali; impegni rimasti del tutto disattesi.
Nei mesi scorsi ben tre sono state le richieste di incontro inviate dalle OO.SS. alla Direzione
Generale della ASL1, volte ad affrontare proprio i temi oggetto di impegno, ma senza ricevere mai
nessuna risposta.
In perfetta continuità di confusione, il Il 21 luglio 2021, il Direttore Generale della ASL1
Abruzzo Sulmona, Avezzano, L’Aquila, sottoscriveva la deliberazione n.1259 con la quale,
approvando il piano tecnologico concordato con la Antas spa, aderiva alla convenzione Consip per
il “Multiservizio tecnologico integrato con fornitura di energia per gli edifici in uso, a qualsiasi
titolo, alle pubbliche amministrazioni sanitarie” a far data dal 01/10/2021.
In data 03/08/2021 le scriventi OO.SS. chiedevano un incontro urgente alla ASL1 e alla
nuova azienda affidataria per il servizio Antas Spa allo scopo di avere chiarimenti su notevoli e
specifiche criticità riscontrate sulla delibera 1259.
In particolare, le preoccupazioni delle OO.SS. riguardano:
– l’occupazione dei conduttori per i generatori di vapore, una volta completati gli interventi di
riqualificazione ;
– la copertura delle retribuzioni dei lavoratori impegnati nei presidi H24 attraverso la
disponibilità dell’extra canone senza, quindi, una garanzia rispetto alla continuità del
servizio e dell’occupazione;
– l’occupazione dei lavoratori attualmente impiegati nel minuto mantenimento edile.
Il piano tecnico economico sottoscritto dalla ASL1 potrebbe portare, così come formulato, ad un
esubero di 15 lavoratori che ad oggi si occupano della conduzione dei generatori di vapore.
Altri 16 operai che si occupano dei presidi H24, sarebbero remunerati attraverso la disponibilità
dell’extra canone per complessivi 1.500.000 €.
Il che significherebbe precarizzare un servizio H24, trasformando questi professionisti in
cottimisti. Siamo convinti che un servizio H24 non possa essere polverizzato e non possa certo
essere legato ad un “extra canone”, dovendolo considerare invece di centrale importanza.
Siamo anche convinti che, a seguito di questa sciagurata formulazione, la ASL1 potrebbe
essere costretta a mettere nuovamente mano al portafogli, vanificando il motivo primo per cui si
vorrebbe affidare il servizio in questa discutibile modalità: il risparmio.
Nonostante diversi tentativi di apertura di un tavolo che avrebbe dovuto necessariamente
coinvolgere la Committente, ad oggi la ASL1 non si è degnata neanche di rispondere alle numerose
note inviate.
Le scriventi OO.SS. non possono che biasimare il gravissimo, inspiegabile silenzio da parte
della ASL1, che non fa che confermare la fondatezza delle preoccupazioni sopra esposte.
Si deve invece tristemente constatare che, per l’ennesima volta, la ASL1 Abruzzo dimostra
di trattare i temi degli appalti con colpevole superficialità, non coinvolgendo le parti sociali in
decisioni cruciali che possono rivelarsi disastrose dal punto di vista occupazionale e del servizio.
Per l’ennesima volta, si mette a rischio il buon andamento e la qualità di un servizio che
risulta essenziale affinché le prestazioni sanitarie possano essere erogate, gettando nell’incertezza
quasi 90 lavoratori che da decenni garantiscono costantemente la propria opera.
Tutto ciò atteso, ritenendo di aver esperito ogni tentativo di risolvere le controversie sopra
indicate in sede sindacale, le scriventi OO.SS., hanno proclamano lo stato di agitazione sindacale
dei lavoratori operanti presso l’appalto in oggetto, chiedendo contestualmente la convocazione delle
parti, oltre che della Committente ASL1 Abruzzo Avezzano, Sulmona, L’Aquila, allo scopo di
effettuare la prescritta procedura di raffreddamento in attuazione e nel rispetto di quanto previsto
dalla Legge 146/90 e successive modificazioni.
E’ stata altresì, effettuata una richiesta di audizione alla Commissione Vigilanza del
Consiglio Regionale d’Abruzzo, vista l’importanza del tema e il necessario coinvolgimento degli
attori politici nella vicenda, dando continuità all’impegno già assunto dalla Commissione di
Vigilanza relativamente alle problematiche che interessano i lavoratori impegnato nell’appalto.
Cgil L’Aquila Filcams Cgil Fillea Cgil Fiom Cgil
Francesco Marrelli Luigi Antonetti Cristina Santella Elvira De Sanctis