L’AQUILA – “Vengono al pettine i nodi denunciati da subito quando si decise in piena emergenza pandemica di realizzare un Covid Hospital a Pescara assorbendo enormi risorse finanziarie, senza la indispensabile implementazione del personale specializzato e, di fatto, pregiudicando per il futuro, l’assetto organizzativo e infrastrutturale della Sanità abruzzese”, così Pierpaolo Pietrucci, consigliere regionale del Pd.
L’atteggiamento sprezzante, inopportuno e gravissimo del dottor Alberto Albani, referente regionale per le maxi emergenze sanitarie, che in queste ore rifiuta (come se spettasse esclusivamente a lui!) di concentrare a Pescara tutti i malati di Covid in terapia intensiva, dimostra che 13 mln di euro tutti concentrati su Pescara non servivano.
Erano previsti 220 posti letto. Perché non si attivano? I macchinari necessari alle terapie d’emergenza che sono stati acquistati perché non vengono messi in opera?
Per l’emergenza a Pescara sono stati spesi finora 58 mln di euro, mentre 19 ne sono stati investiti su L’Aquila che è in proporzione, rispetto a tutte le ASL abruzzesi, l’Azienda che sul suo territorio ha registrato il maggior numero di casi di contagio in rapporto agli abitanti.
Il Covid Hospital è una struttura regionale, non pescarese o della ASL dove si trova.
Io da subito espressi dubbi e contrarietà proprio in nome di una gestione equilibrata dell’emergenza e di una redistribuzione equa delle risorse sui territori provinciali, soprattutto per i problemi del personale.
Ero contro il COVID hospital e quello che è accaduto e sta accadendo in queste ore mi da ragione.
Adesso, tuttavia, venga almeno utilizzato in una ottica di solidarietà regionale, dando seguito alle scelte scellerate di allora per salvare almeno la faccia e la dignità.
Senza una soluzione urgente, si aggraverà il dramma di molte persone che per patologie gravi (come quelle oncologiche) oggi sono costrette ad andare a curarsi fuori ASL aumentando i costi, i disagi e la mobilità passiva.
Presenterò una interrogazione urgente all’assessore Verì sulla grave inadeguatezza di Albani e un esposto alla Corte dei Conti perché accerti se le infrastrutture realizzate con le risorse dello Stato possono restare inutilizzate solo per il puntiglio di un dirigente che – sostituendosi a tutta la filiera istituzionale della Sanità regionale – pensa di decidere sulla testa degli abruzzesi.