TAGLIACOZZO – In parte lo si era già detto. Il piatto dei rigatoni all’amatriciana è arrivato scotto a tavola. Riritata, quindi, per il chiarissimo professor Franco Salvatori. Il 73enne alla possibile guida dell’assise Montelisciani-Di Marco Testa ha rinunciato dopo solo una settimana alla corsa alla carica di Sindaco della città di Tagliacozzo.
Secondo voci arrivate in sala, l’illustre docente dell’università di TorVergata ha provato in pochi giorni a contattare diversi nomi. Sembra che addirittura abbia provato a portare dalla sua parte l’assessore alla cultura dell’attuale amministrazione Giovagnorio, Chiara Nanni, attualmente sotto i riflettori per il gran successo del festival Internazionale di Mezza Estate e pronta al bis sul palco elettorale di Prospettiva Futura. Nulla di fatto quindi per il potenziale candidato. In particolar sembra che abbia inciso molto sulla sua rinuncia, l’indecisione di Gabriele Venturini, non molto convinto a rendere concreto l’accordo proposto tra i suoi compagni di gruppo di Tagliacozzo Unità (Montelisciani) e l’ex sindaco Di Marco Testa.
Anche il sindaco Lorenzo Berardinetti, in risposta ad un articolo su Marsicaweb.it ha sottoscritto la sua totale estromissione dalle amministrative tagliacozzane, nonostante, lo stesso Gabriele Venturini, in un’intervista rilasciata proprio su Marsicast avrebbe confermato una simpatia e possibile personale sostegno del santemariano verso di lui.
A due settimane dall’ufficiale presentazione delle liste, non c’è ancora una lista che concorre contro quella di Vincenzo Giovagnorio che invece allarga la sua squadra, con l’entrata del noto commercialista, il dottor Augusto D’Alessandro. Il già presidente dei Dottori commercialisti delle Marsica e presidente Abruzzese, eletto anche nel consiglio di amministrazione della prestigiosa associazione Vicina, ha annunciato di voler scendere in campo nella lista di Prospettiva Futura. D’altra parte, invece, in cinque anni, le opposizioni non sembrano essere state in grado di arrivare alla scadenza del mandato con una forte alleanza e, mentre Montelisciani continua a bussare indirettamente alla cucina di Giovagnorio, si libera nel frattempo il posto ai fornelli per il centro destra.
Diciamo che nell’ultimo anno, il cdx marsicano non ha presentato grandi piatti a tavola. Anzi. Dopo la disfatta di Avezzano, i continui litigi interni tra i rappresentanti della Lega e quelli di Fdi, oggi l’unico asse che potrebbe schierarsi contro Giovagnorio sarebbe quello di un’unione Donzelli-Di Marco Testa.
Inutile dire che i rapporti tra i due sono ai minimi storici: la Donzelli, infatti, è proposta dallo “Chef” Guido Quintino Liris, assessore della giunta Marsilio, mentre l’ex sindaco Di Marco Testa è sponsorizzato dal consigliere Mario Quaglieri, sempre di Fdi. E i “fratellini” più che un’alleanza sono quasi sull’ascia di guerra, viste anche le numerose trattative fallite dalla nota membra staff Marsilio che ha creato in passato disguidi tra i due.
Se da una parte Di Marco Testa è in netto contrasto con Benedetta Fasciani, dall’altra Guido Quintino è sceso direttamente in campo per condurre le trattative: così, da un lato si bussa alla porta di Giovagnorio per chiedere un’eventuale alleanza (l’entrata in lista della Donzelli potrebbe, magari in compagnia di una figura maschile, come quella di Simone Rubeo, nipote dell’ex presidente del consiglio Paolo Rapo), dall’altra, si potrebbe mantenere aperta la possibilità di presentare una propria lista con Donzelli al vertice e magari cercare di prendere importanti ingredienti della lista Giovagnorio. Ciò andrebbe anche a dimostrare la continua presenza degli aquilani nel territorio anche durante la settimana.
A questo punto, il dubbio e su quanti piatti arriveranno a tavola. Giovagnorio chiuderà forse le trattative con la Donzelli che però sembra avere richieste “alte” anche per il numero dei membri da portare in squadra e che non sembra molto desiderata da tutti i membri della compagine di prospettiva Futura? Oppure la potenziale candidata, made in Liris, attirata dalla ritirata del chiarissimo professore, preferirebbe scendere da sola in campo magari con il sostegno anche del dottor Pietro Mercuri nel tentativo di riunire il centro destra? Oppure ancora sarà Maurizio Di Marco Testa a chiudere la lista?