Sfiorano quota 3mila i visitatori della Cracking Art, le mastodontiche e coloratissime sculture animali in plastica riciclata, in esposizione all’Aia dei Musei, nonché al Municipio e alla fontana di piazza Risorgimento. La speciale mostra gratuita nel segno dell’ambiente e della cultura civica promossa dalla Fondazione terzo Pilastro internazionale presieduta da Emanuele Emmanuele e patrocinata dal Comune di Avezzano è diventata uno dei punti di attrazione turistica dell’estate 2021, orfana purtroppo dei Cunicoli di Claudio: il fiore all’occhiello del turismo marsicano è inaccessibile per lavori in corso (250mila euro finanziati dalla Camera di Commercio affidati al segretariato dell’Abruzzo in collaborazione con la Soprintendenza archeologica) da oltre due anni.
“L’intesa con la fondazione Terzo Pilastro, frutto della lungimiranza del sindaco, Gianni Di Pangrazio, che nel mese di giugno accolse subito la proposta del presidente Emanuele Emmanuele, di ospitare la mostra della Cracking art all’Aia dei Musei e in due luoghi simbolo della città Municipio e piazza Risorgimento”, afferma il presidente della commissione cultura, Nello Simonelli, “visti i risultati ottenuti finora si è rivelata vincente. Speriamo di poter operare in sinergia con la Fondazione per valorizzare l’Aia dei Musei e altri luoghi di cultura della città”.
Intento alla base della mostra proposta dalla Fondazione terzo pilastro internazionale che resterà aperta fino al 3 ottobre. “Sono lieto di aver portato ad Avezzano – presso una sede espositiva ancora poco nota rispetto alla sua bellezza, ma che merita sicuramente di essere conosciuta, e che la Fondazione intende contribuire a far diventare un nuovo polo di eccellenza per l’arte contemporanea – la mostra “Cracking Art”, sottolineò il presidente in prima battuta, “in quanto ritengo che, con il suo forte messaggio ecologista, il tripudio di colori accesi e la rappresentazione in chiave “pop” degli animali, rappresenti un messaggio di ottimismo e positività, anche a livello simbolico, dopo il buio periodo della pandemia che abbiamo tutti vissuto”. Ad Avezzano l’esposizione ha una particolarità in più: è ospitata nell’ex mattatoio trasformato dal Comune in custode della memoria del territorio -affidato alla gestione di Antiqua- con fiori all’occhiello i musei del Lapidarium e del prosciugamento del lago del Fucino