Mentre con grande soddisfazione l’amministrazione Comunale di Avezzano avvia tutte le procedure per velocizzare e attivare i sondaggi sui terreni dell’area destinata ad ospitare il nuovo ospedale di Avezzano e della Marsica -rispettando quella che era una priorità del sindaco sospeso Di Pangrazio- la situazione in cui versa il pronto soccorso del nosocomio marsicano continua ad essere gravissima e di conseguenza quella di tutti i reparti di degenza e i servizi dell’ospedale”. Il PS è stracolmo di pazienti che, nonostante l’abnegazione di chi ci opera, giacciono, senza possibilità di distanziamento, anche giorni, in attesa di un posto letto. Senza considerare le emergenze che il posto letto non possono “aspettarlo”.
Questa volta non è solo emergenza Covid (che comunque rimane), ma è un’emergenza legata alla normale gestione legata alla funzione di un pronto soccorso, che nelle ferie agostane, oltre a dover potenzialmente essere centro di riferimento per l’intera popolazione marsicana (130 mila abitanti), si trova ad affrontare anche l’afflusso di villeggianti che nei paesi limitrofi (Tagliacozzo fra tutti, ma non solo) fanno moltiplicare il potenziale bacino d’utenza.
Ma il pronto soccorso nella Marsica è solo uno. Il numero degli operatori e delle operatrici è sempre lo stesso. Il numero di posti letto nei reparti (quel numero tanto discusso nella ultima bozza della rete ospedaliera ultima presentata dalla Regione Abruzzo) è sempre lo stesso. É questo il problema centrale rispetto a qualsiasi altro: 1 posto letto ogni 600 residenti circa è drammaticamente insufficiente, ora con i nostri paesi pieni di ‘non residenti’ la situazione esplode certificando l’impossibilità alla cura.
A repentaglio c’è la salute delle persone, di chi lavora nell’ospedale e che si trova davanti a scelte che mettono a dura prova l’etica professionale e il rispetto di un diritto sancito dalla Costituzione.
Il PD continuerà a battersi per i diritti delle persone e per una equa distribuzione delle risorse nei territori garantendo a tutta la cittadinanza la possibilità di accedere alle cure.
Meno di un mese fa siamo scesi in piazza portando avanti le nostre istanze alla luce dell’ultima bozza della rete ospedaliera portata avanti dall’amministrazione regionale. Meno di un mese fa abbiamo sottolineato l’importanza -tra le altre priorità- di concentrare le risorse sul pronto soccorso e su una rete efficiente in grado di gestire le urgenze.
L’invito all’amministrazione comunale è quello di considerare “una priorità” la salute dei cittadini e delle cittadine in primis, facendo sentire la propria voce ad una Regione sorda e garantendo la qualità dell’assistenza sanitaria nella struttura che oggi presiede alla nostra salute.