OVINDOLI- Con una nota trasmessa agli uffici del Comune di Ovindoli, il Ministero della Cultura ha riconosciuto la Villa Imperiale di San Potito, di proprietà della Diocesi di Avezzano, di alto interesse culturale ai sensi della Legge.
Il lungo iter per l’ottenimento di questo prestigioso riconoscimento è iniziato negli anni ’80, quando l’allora Amministrazione Comunale era guidata da Nino Pompili e dal suo vice Fabio Rantucci. Continuata poi negli anni ’90 con l’Amministrazione di Raffaele Siciliano e la successiva di Simone Angelosante. Interrotta per un periodo di tempo, con la nuova Amministrazione Simone Angelosante (in carica) si è finalmente concluso il procedimento con la nota arrivata giorni fa presso gli uffici dell’ente.
I resti della importante Villa furono portati alla luce tra il 1983 e il 2000 dall’istituto di Archeologia dell’Accademia Ungherese delle Scienze in collaborazione con l’allora competente Soprintendenza Archeologica dell’Abruzzo