Passa l’emendamento ed è proroga sino a settembre 2024 per i 4 tribunali minori abruzzesi di Lanciano e Vasto, in provincia di Chieti e di Sulmona e Avezzano in provincia dell’Aquila, che altrimenti avrebbero dovuto chiudere il 12 settembre 2022, le proroghe alla chiusura disposta nel 2012 dalla riforma Severino si sono susseguite fino a l’altro ieri che il Senato ha approvato l’ennesimo rinvio alla chiusura fino al 2024.
Ma la festa è durata 24h, con la beffa per politici e partiti in Senato. È di poco fa infatti la notizia che il Senato dopo aver approvato l’emendamento lo ha stralciato. È stata proprio la presidente del Senato, Maria Elisabetta ALBERTI CASELLATI a decidere per lo stralcio dell’emendamento. Il futuro dei nostri tribunali è nelle sue mani.
Altra cosa che era sfuggita, presi forse dall’euforia della buona notizia è l’Articolo 17-terdecies (emendamento 17.0.1 e 17.0.2 testo 2) che narra cosi:
La disposizione è finalizzata a differire di ulteriori 2 anni, dal 15 settembre 2022 al 14 settembre 2024, per le circoscrizioni giudiziarie dell’Aquila e di Chieti, nonché per le relative sedi distaccate, l’efficacia degli articoli 1 e 2 del decreto legislativo n. 155/2012, concernente la revisione delle circoscrizioni giudiziarie. Il maggiore onere indicato nella norma, riguardante le spese di funzionamento delle sedi, è pari a euro 443.333 per l’anno 2022, euro 1.076.667 per l’anno 2023 e euro 800.000 per l’anno 2024.
“La relazione tecnica pervenuta dal Ministero della Giustizia quantifica un maggior onere connesso all’ulteriore proroga previsto dalla norma in esame per l’anno 2023 e per l’anno 2024, pertanto la norma risulta sottostimata per i predetti anni e carente di copertura finanziaria.”
A nostro avviso e interpretando l’articolo citato, sembrerebbe proprio questo trafiletto a gettare nell’ombra e spegnere i facili entusiasmi, o meglio: il Ministero aveva già palesato dubbi sulla richiesta di proroga al 2024 per i Tribunali minori e per dare seguito alla proroga deve trovare la copertura finanziaria che ad oggi non c’è. Quindi una proroga senza fondi è una proroga nulla.
Ma nello sprint finale si è riusciti anche a superare questo limite. Come riferito dal Senatore Gianluca Castaldi in questo video la copertura finanziaria è stata trovata.
Potrebbe, però a questo punto, aprirsi un nuovo scenario ed entrare in campo di nuovo la Regione Abruzzo a dare copertura finanziaria alla proroga. Già nel 2019 aveva dato disponibilità ad accollarsi le spese dei tribunali minori, con un’univoca volontà espressa dalle forze politiche, che con Il progetto di legge n. 71/2019, recante la nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero, a norma dell’art.1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, n.148 e successive modificazioni, approvò all’unanimità la legge dalla Prima Commissione consiliare “Bilancio, Affari Generali e Istituzionali” a prima firma del consigliere regionale Simone Angelosante.
Insomma, le scappatoie potrebbero esserci, siamo fiduciosi.