TAGLIACOZZO – Un Maurizio Di Marco Testa, carico, pieno di energia, pronto a scendere in campo per Tagliacozzo. Nell’aperitivo di ieri di #MARSICAST, intervistato nel suo ristorante La Parigina, l’ex sindaco è apparso come un libro aperto, senza segreti o chissà quale piano da nascondere. La sua idea sembra chiara: la guida di una compagine per sfidare l’attuale sindaco Vincenzo Giovagnorio.
I giochi sono solo agli arbori, ma intanto sembrano già delinearsi alcune spaccature, nel centro destra. Negli ultimi giorni, infatti, si va consolidando il nome di una nuova possibile candidata a sindaco nella figura dell’imprenditrice Rossella Donzelli, che potrebbe essere “benedetta dall’acqua di Mar Silio”, ma separata dalla compagine dell’ex primo cittadino.
Non è chiaro infatti se la Donzelli abbia già una squadra. Stando ad alcune persone contattate per entrare in lista, sembra però ci stia lavorando. D’altra parte, l’incontro con Marsilio, sembra esserci stato effettivamente. La visita del governatore, giunto sulla “costa” tagliacozzana forse in balìa delle prossime ondate elettorali, potrebbe però aver allontanato sempre di più la figura Di Marco Testa. L’attuale capogruppo de Il Paese che vorrei è stato molto chiaro sul suo pensiero:
“Abbiamo voglia di dire la nostra. Sento di rappresentare il Centro destra, ma come nella precedente tornata elettorale l’interesse del nostro gruppo è quella di tenere unita tutta la città con le frazioni. Se ci sono altre compagini che vogliono dialogare con noi siamo aperti. La bandierina la devono mettere i tagliacozzani che meritano risposte concrete”.
Sulla candidatura della Donzelli: “Mettere a disposizione la propria candidatura non basta, ci vogliono delle persone, un lavoro fatto di anni, una squadra che vuole essere composta per raggiungere dei consensi per andare a votare. Se fosse così, non interfacciarsi con interlocutori di area di centro destra, non lo condivido. Non penso che Fratelli D’Italia possa presentare una lista competitiva in solitaria. Sulla visita di Marsilio a Tagliacozzo, cado dalle nuvole. In ogni caso, in una comunità come Tagliacozzo contano le persone e la fiducia che riescono a trasmettere al proprio elettorato, non le bandierine, di qualunque colore esse siano”.
Un possibile incontro con Tagliacozzo Unita. “Stiamo ragionando con Vincenzo Montelisciani, ho avuto degli sporadici incontri. Di sostanza, ancora non c’è nulla, ma mi sento di dire che da parte mia sono aperto a tutti i confronti. Anche con la Donzelli. Sono anche pronto a fare un passo indietro, ma deve esserci una sintesi tra tutti per trovare insieme un capolista. Se faccio un passo indietro io, anche gli altri devono essere disposti”.
Di Stefano candidato valido. “La notizia della candidatura di Pierluigi Di Stefano l’ho appresa dai giornali”, afferma, “una figura spendibile. Ragionata in modo differente da quella presentata dalla stampa, poteva essere una figura aggregante, ma in ogni caso lui stesso ha poi deciso di fare un passo indietro. Gabriele Venturini, una figura sostenuta da Lorenzo Berardinetti, è una persona che stimo molto. Fu anche assessore alla cultura durante il mio mandato. Penso però, che a Tagliacozzo siano i tagliacozzani a dover decidere e che il sindaco di Sante Marie debba pensare a Sante Marie”.
Di Marco Testa si presenta chiaro, carico e combattivo. E, soprattutto al momento non sembra disposto a farsi da parte, ma aperto a qualsiasi dialogo. Dall’altra parte, il centro destra arriva dalle pesanti sconfitte di Avezzano e Chieti. Sarà cambiato qualcosa? Siamo solo all’inizio.
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