L’AQUILA – Abruzzo zona bianca, ma non è tana libera tutti. Ad oggi, la curva epidemiologica è in netta discesa e la campagna vaccini sembra proseguire a passi sicuramente migliori rispetto allo scorso mese. Ciò non ha lasciato sereno il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi che ha ritenuto doveroso applicare un’ordinanza per mantenere alta l’attenzione.
“Si rendono necessarie”, ha affermato il primo cittadino, “misure che tutelino il decoro della nostra città a integrazione delle regole di contenimento anti Covid. Nel corso della riunione del Comitato ordine e sicurezza pubblica della provincia dell’Aquila, di questo pomeriggio, ho ribadito la necessità di migliorare ulteriormente la collaborazione tra istituzioni per garantire il giusto equilibrio tra le esigenze di residenti, esercenti e il diritto allo svago dei giovani. Anche attraverso la costituzione di pattuglie interforze e implementando il presidio del territorio nei momenti e nelle aree più sensibili”.
Da qui un’ordinanza, con effetto immediato, che “consentirà alle forze dell’ordine di intervenire nelle zone più critiche per prevenire, già da questo fine settimana, eventuali comportamenti scorretti sia di indisciplinati sia di quanti vendono o somministrano bevande alcoliche a minori. Ho chiesto al prefetto”, prosegue, “di valutare la possibilità di convocare un tavolo per affrontare la questione”.
L’ordinanza inoltre prevede, già da ieri sera il divieto di consumare bevande alcoliche in diverse strade, piazze e, in generale, aree pubbliche del centro storico dell’Aquila, in particolare in quelle dove è più attiva la cosiddetta “movida”, al di fuori dei casi e degli spazi autorizzati”.
Una politica di “controllo”, dopo 8 mesi di coprifuoco, per cercare di evitare un peggioramento della situazione attuale. Bisogna aggiungere che a partire da marzo 2020, con le varie restrizioni sugli spostamenti, i militari della provincia dell’Aquila hanno vigilato meticolosamente per controllare eventuali violazioni. Più di 230mila controlli, con oltre 5000 multe dai 280 euro ai 560 euro per i singoli. Anche per coloro che sono stati trovati a violare il coprifuoco anche di un’ora.
D’altra parte, però, non sarà stato il Covid a far nascere il problema, tristemente frequente non solo nel capoluogo aquilano, della somministrazione dell’alcol ai minorenni. Per questo motivo, il richiamo delle forze dell’ordine, molto attente nel periodo delle restrizioni pandemiche, dovrebbe garantire una dura lotta contro questa problematica.
Divieti anche sulla costa. A Pescara il primo cittadino, Carlo Masci, ha disposto, con propria ordinanza, che i locali pubblici, dal 7 giugno al 7 luglio, chiudano a mezzanotte e mezza dalla domenica al giovedì e all’1.30 il venerdì e il sabato. Il provvedimento, molto contestato anche dalle attività che hanno sofferto molto in questo periodo pandemico, interessa tutta la città, dal centro al lungomare. Masci parla di “equilibrio e sintesi di buon senso” ma Confartigianato lo critica ferocemente affermando che si tratta di “scelta folle” che impone “un nuovo e assurdo coprifuoco”.