“Quando l’ignoranza e l’arroganza si incontrano, si producono i danni peggiori.E quando tutto questo avviene nelle aule istituzionali, si toccano i livelli più bassi della politica. Purtroppo oggi in Consiglio regionale si è consumata una pagina vergognosa”. Durissimi i toni del consigliere del partito Democratico, Pierpaolo Pietrucci dopo la riunione di ieri in Consiglio Regionale.
“Senza una reale motivazione che potesse spiegare i contorni dell’urgenza invocata, la maggioranza di centrodestra, in testa il Vice Presidente Imprudente, ha creato un precedente gravissimo nella storia legislativa della Regione Abruzzo.
Nella fase in cui lo sviluppo sostenibile, la transizione green e il turismo ecologico ed esperienziale diventano le strategie del paese, dell’Europa e del mondo intero, la destra abruzzese con una scelta antistorica getta alle ortiche il patrimonio prezioso del Parco regionale Sirente Velino.
Abbiamo chiesto di investire sull’economia locale, le infrastrutture leggere, i prodotti tipici, il turismo locale, il sistema dell’accoglienza e della ristorazione dei nostri borghi, di sostenere l’agricoltura e gli allevatori, di accrescere i ristori per le attività economiche danneggiate dalla fauna selvatica e oggi dalla pandemia, di offrire più servizi alle popolazioni del Parco.
E invece, con un colpo di mannaia, si riducono i confini del Parco cancellando i circa 18.000 emendamenti di merito presentati da me e dal collega Fedele alla riperimetrazione del Parco Sirente Velino: era l’unico modo possibile per combattere un progetto di legge che è nato male e che finirà peggio, certificando la totale inadeguatezza di questa Giunta nell’affrontare le tematiche nevralgiche di una regione che non a caso è stata definita cuore verde d’Europa. Una legge retrograda che danneggia i cittadini dei Comuni che avrebbero potuto beneficiare del brand del Parco e di tutte le risorse attinenti in proporzione alla porzione di territorio che vi ricadrà.
A nulla è servita la valanga di firme di quei cittadini, di quelle associazioni, di personalità del mondo della scienza e della cultura che avrebbero voluto salvare il nostro parco e che, in pochi giorni, aveva raggiunto la ragguardevole cifra di 180mila NO alla riperimetrazione. Voci di dissenso che con tutta evidenza questo governo regionale non ha inteso ascoltare.
È chiaro che ricorderemo questa maggioranza come quella che intendeva potenziare l’attrattività turistica all’Abruzzo tramite tanto imbarazzanti quanto cospicui finanziamenti al Napoli Calcio e lo scellerato taglio di uno dei suoi tre parchi. Trovo altresì spiacevole l’atteggiamento tenuto dall’assessore Imprudente che ha solo perso un anno promettendo tavoli di concertazione con le decine di associazioni da sempre contrarie a quanto si voleva legiferare; una concertazione farlocca che spero i cittadini terranno in debita considerazione”.