Tribunali abruzzesi da salvare: riparte la battaglia dei sindaci di Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto, insieme ai presidenti delle Province di L’Aquila e Chieti, e ai presidenti degli ordini degli avvocati delle quattro città abruzzesi per evitare il “de profundis” dei presidi di giustizia abruzzesi che, se non arriveranno novità, sono condannati a chiudere definitivamente i battenti a settembre del 2022.
Un finale inaccettabile per i territori delle quattro aree interne abruzzesi, dove lo smantellamento dei presidi di giustizia, segnerà un passo indietro dello Stato in aree di confine a forte rischio infiltrazione della criminalità organizzata. Per salvaguardare i tribunali abruzzesi, quindi, oggi (lunedì 10 maggio) alle 17, i sindaci Giovanni Di Pangrazio (Avezzano); Anna Maria Casini (Sulmona); Francesco Menna (Vasto); Mario Pupillo, (nella doppia veste di primo cittadino di Lanciano e Presidente della Provincia di Chieti), Angelo Caruso (presidente della Provincia dell’Aquila), nonché i presidenti degli ordini degli avvocati, Franco Colucci, Luca Tirabassi, Vittorio Melone e Anna Silvana Vassalli si confronteranno -in collegamento video- per riaccendere i riflettori sulla scottante questione dei tribunali a rischio chiusura.
L’obiettivo principale degli amministratori comunali e provinciali e dei presidenti degli ordini degli avvocati, già sottolineato da Di Pangrazio e Caruso nel faccia a faccia dei giorni scorsi dove è stato deciso di rilanciare la battaglia pro-difesa dei tribunali, è quello di decidere unitariamente la strategia utile per ottenere in primis una nuova proroga, con il contestuale avvio di un progetto di salvaguardia definitiva dei quattro palazzi di giustizia abruzzesi, dove è prevedibile la richiesta di un sostegno convinto dei parlamentari abruzzesi di tutti i colori.