LUCO DEI MARSI – “Abbiamo seguito con grande attenzione, nel tempo, il progetto “La Via dei Marsi”e vi abbiamo aderito con lo sguardo rivolto al futuro della nostra terra. Un futuro che non può che partire dall’ambiente e dalle ricchezze peculiari dei nostri territori, dal rispetto e dalla valorizzazione di essi“.
Lo spiega la sindaca Marivera De Rosa, presentando l’adesione di Luco dei Marsi al progetto, elaborato dal Csen Abruzzo, in sinergia con l’Erci team onlus – principale ideatore e promotore, l’ambientalista Sergio Rozzi – e il Settore Csen Progetti e Ambiente, in collaborazione con le associazioni Aps Contaminazione di Luco dei Marsi e Novissi onlus di Pescara e finanziato dalla Regione Abruzzo, inaugurato ufficialmente domenica, con il primo Trekking di ricognizione da parte degli Ambasciatori-Camminatori che ha visto protagonisti i comuni di Avezzano e Luco dei Marsi.
“La nostra Amministrazione è impegnata in un’opera di rinnovamento del paese, su tutti i piani. Un lavoro di risanamento che continua ma che oggi, con l’adesione a questo complesso progetto, che si coniuga perfettamente con altri che abbiamo avviato, come quello ai nastri di partenza che include il Servizio civile e la cooperazione con Associazioni qualificate, come il Cai Coppo dell’Orso per la sentieristica, ci consente di accelerare nella direzione di una nuova fase, più strettamente legata a quelle azioni sul territorio in grado di mettere in luce in modo adeguato le nostre risorse culturali e ambientali e fare da propulsori allo sviluppo di un turismo sostenibile. Lo sviluppo delle aree interne, per noi, può immaginarsi solo come frutto di azione collettiva e unitaria. La Via dei Marsi, anche “Spina Verde marsicana”, avrà nel partenariato tra Comuni, Enti Parco, Gal, Pro loco, Associazioni, e tutte gli attori della rete sociale ed economica dei territori, uno dei suoi punti di forza e un elemento essenziale per il successo di una progettazione di ampio respiro. Tra gli obiettivi, il riconoscimento di Cammino abruzzese e l’inclusione, a seguire, nell’Atlante Digitale dei Cammini d’Italia. Sul modello delle Greenways europee, si andrà a sviluppare, insieme alla definizione della stessa, tutta la serie di servizi necessari, dalle offerte specifiche per i visitatori alla segnaletica alle operazioni di marketing territoriale. Un lavoro complesso e che andrà necessariamente a svilupparsi nel tempo, ma fondamentale anche per tratteggiare il futuro delle nostre terre nell’ottica dei nuovi modelli di sviluppo sostenibile. Gli unici”, rimarca la Sindaca, “anche alla luce di quanto questa emergenza ci sta dicendo, realmente possibili”.