L’AQUILA – Ieri pomeriggio, nei pressi del casello autostradale dell’A/25, gli agenti della Sottosezione Polizia Stradale di Pratola Peligna hanno notato l’andamento scorretto del conducente di un autoarticolato risultato intestato ad una ditta di Sulmona.
Il mezzo è stato fermato mentre si avvicinava al casello e gli operatori hanno potuto accertare che l’andamento non lineare era dovuto alla rottura del sistema di ancoraggio del piantone dello sterzo, situazione di evidente pericolo per la circolazione stradale. Successivamente, nell’eseguire il controllo sulla struttura del veicolo, gli agenti hanno anche individuato un cavo elettrico penzolare all’altezza del serbatoio “ADBLUE”.
L’ADBLUE, detto anche DEF, che sta per “diesel exhaust fluid”, è un prodotto indispensabile per il funzionamento dei veicoli diesel dotati di catalizzatore SCR (selective catalytic reduction – riduzione catalitica selettiva), il più efficace nell’abbattere le emissioni di ossidi di azoto e, quindi, di gran lunga il più utilizzato sui veicoli di ultima generazione. Purtroppo il serbatoio del mezzo controllato, anziché il fluido menzionato, conteneva il liquido refrigerante del veicolo, rendendo lo stesso altamente inquinante. Con un’attenta ispezione del cruscotto, gli agenti hanno anche rinvenuto un pulsante per bloccare l’impianto ADBLUE e hanno proceduto a sequestrare il veicolo.
Durante le fasi del sequestro, la pattuglia operante ha visto transitare, in entrata al casello A/25 di Pratola Peligna, un autoarticolato il cui semirimorchio aveva lo stesso telone di quello fermato. Attraverso il Centro Operativo Autostradale, è stato monitorato il percorso di quest’ultimo mezzo e si è potuto accertare che lo stesso lasciava l’autostrada a Valle del Salto. E’ stata, così, allertata la Polizia Stradale di Rieti che ha rintracciato anche questo secondo autoarticolato, a bordo del quale, sempre all’interno del cruscotto, tra i cablaggi elettrici, è stato rinvenuto un identico dispositivo per escludere l’ADBLUE: anche questo secondo mezzo è stato sequestrato. Il Compartimento Polizia Stradale “Abruzzo e Molise” ha già attivato i controlli per monitorare il fenomeno che potrebbe rilevarsi estremamente dannoso sotto il profilo dell’inquinamento.