Secondo le analisi del Sole24Ore, l’ultima media mobile a 7 giorni di dosi somministrate ogni giorno in Abruzzo è di 7.035. A questo ritmo, ci vorrebbero 6 mesi e 22 giorni per coprire il 70% della popolazione. L’obiettivo sarebbe raggiunto il giorno 15 novembre 2021, contro la previsione del governo ad agosto 2021. Per totale dosi somministrate, tra prima e seconda, l’Abruzzo è al di sotto della metà delle regioni italiane.
In questi giorni, la vaccinazione abruzzese ha goduto degli OpenDay Astrazeneca: nella provincia Aquilana si parla di circa 2000 dosi di Astrazeneca somministrate nella giornata di domenica, di cui circa 450 nella città di Avezzano. Tuttavia, nonostante l’iniziativa, continuano ad essere carenti le dosi del siero Pfizer. Ancora nessuna somministrazione di Johnson, nonostante si fosse parlato di circa migliaia di dosi in magazzino.
Tasto dolente sembra anche la vaccinazione a domicilio. Per quanto sia già iniziata, procede con molta lentezza, difficoltà e anche con la non totale complicità dei medici di base. Sembra ci siano diversi camici bianchi della “mutua” nel territorio marsicano che non hanno accettato di partecipare alla vaccinazione a domicilio.
Nell’andamento regionale, va ricordato che la Asl di Pescara sta continuando con l’Openday Astrazeneca per altri 4 giorni. L’approvvigionamento non sembra in ogni caso far risultare bene l’Abruzzo che continua a soffrie anche nei piccoli Hub della Marsica, dove per carenza di dosi consegnate si è preferito far rimanere il personale medico all’Aquila.