AVEZZANO – Sicuramente la terza ondata sembra molto rilevante nel territorio Marsicano. Non incisiva come la seconda, dove ci si è trovati “stranamente” spaesati a metà ottobre, quando la curva epidemiologica è schizzata con un balzo di oltre 4000 contagi in tre mesi. Se a Pescara la terza ondata è iniziata a Febbraio, nella Marsica è arrivata con leggero ritardo. A inizio Marzo, infatti si assiste ad un forte impennata dei contagi che ha portato prima la circa a toccare circa i 1000 casi in un mese il 31 Marzo e a 50 giorni (oggi, 20 aprile) si è arrivati a 1833 nella Marsica e 618 ad Avezzano.
Stiamo parlando di una percentuale decisamente relativa rispetto alla popolazione: lo 0,015%. Tuttavia, in relazione ai posti letto covid disponibili, tra Avezzano e Tagliacozzo, parliamo di un numero potenziale di pazienti 10 volte superiore. Sono infatti circa 150 i posti letto covid disponibili nella Marsica. E non ci sono nemmeno le terapie intensive.
Un’ennesima prova grafica e matematica che il problema non sono i contagi, ma una sanità che non riesce a rispondere alle esigenze del territorio.