AVEZZANO – Chi si aspettava toni campanilistici dall’adunanza dei sindaci della Marsica è rimasto deluso.
Operazione ferrovia veloce Roma-Avezzano-Pescara è “irrinunciabile” per il rilancio dell’intero Abruzzo. Sindaci marsicani, amministratori a tutti i livelli politici, associazioni di categoria e sindacati chiamati a raccolta dal primo cittadino di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, che ha ricordato l’importanza “della ferrovia e la Zes” esortando “tutti a remare insieme verso un unico porto, quello di Ortona”, dopo un’ampia discussione, hanno messo nero su bianco il pensiero comune: “il progetto nazionale che vede l’inserimento del potenziamento della rete ferroviaria Roma-Avezzano-Pescara tra gli interventi strategici della trasportistica europea permetterà all’Abruzzo di uscire dall’isolamento e quindi diventare regione di riferimento per il centro Italia. E’ di importanza strategica”, recita il documento -illustrato dal vicesindaco Domenico Di Berardino- approvato all’unanimità dall’assemblea, “e rappresenta un’occasione unica per il territorio. Il potenziamento della rete ferroviaria Roma-Avezzano-Sulmona-Pescara, insieme alla ZES (zona economica speciale), è la vera unica opportunità di questo Secolo per ammodernare l’intera Regione e dare un significato reale allo sviluppo ambientale, economico, sociale, culturale e turistico dell’intero territorio Abruzzese”.
Lo sviluppo della Regione, quindi, per i sindaci e gli altri partecipanti alla riunione, tra cui il senatore Primo Di Nicola, i consiglieri regionali Simone Angelosante, Mario Quaglieri e Giorgio Fedele, il Presidente di Confindustria Abruzzo Marco Fracassi, i rappresentanti provinciali delle categorie produttive, degli industriali, del mondo agricolo, dei costruttori e dei sindacati “passa su un unico binario. Ogni altra ipotesi sul tracciato della ferrovia portata sul tavolo in questo momento”, continua il documento, con un riferimento esplicito ai politici del versante aquilano, “rischia di intaccare il grande lavoro svolto fino a oggi e impattare sulle tempistiche richieste dall’Europa come condizione di finanziamento, influendo così negativamente anche sulla Zes”.
In quest’ottica, i partecipanti sollecitano la Regione e il Governo nazionale a “programmare le ulteriori risorse economiche per coprire i costi dell’intero investimento che sono pari 6 miliardi e 200 milioni di euro”, ed esortano “tutte le forze politiche a mantenere un atteggiamento di intelligente collaborazione per lavorare, come fatto negli ultimi tempi, in sinergia sui temi strettamente collegati dell’intermodalità, della Zes e della realizzazione del potenziamento ferroviario Pescara-Avezzano-Roma. Ai vertici della regione Abruzzo e ai Parlamentari abruzzesi, invece, chiedono “una presa di posizione netta, chiara e pubblica verso il Governo centrale e la Commissione Europea per il pieno riconoscimento della trasversale Est-Ovest da Civitavecchia a Pescara/Ortona attraverso il corridoio trasversale delle reti transeuropee”.
Governi regionale e nazionale, hanno sottolineato in tanti, “garantiscano i tempi di attuazione dei lotti funzionali, riportati nella relazione del gruppo di lavoro, così da assicurare nel più breve tempo possibile gli interventi sulla tratta Roma Avezzano e Avezzano Sulmona”. Fatto quadrato in ambito territoriale, i sindaci marsicani hanno iniziato a tessere la tela con i colleghi della Valle Peligna, rappresentanti nella riunione da Anna Maria Casini, primo cittadino di Sulmona e presidente del Comitato per la promozione della trasversalità e dell’alta velocità, che ha ripercorso le tappe del progetto, “affinché si lavori in piena sintonia vigilando sulla puntuale realizzazione del potenziamento della tratta ferroviaria, dell’intermodalità e della zona economica speciale”. Il senatore Di Nicola ha invitato tutti a continuare a lavorare insieme per centrare un obiettivo storico i cui risvolti economici e occupazionali sono stati sottolineati da Fracassi e da numerosi sindacaclisti. Sulla stessa lunghezza d’onda i consiglieri regionali, Quaglieri, Fedele e Angelosante, tutti concordi sulll’indiscutibilita’ del progetto, mentre quest’ultimo ha “lodato l’iniziativa del sindaco Di Pangrazio che ha fatto scattare il gioco di squadra della Marsica” tutta protesa verso la ferrovia veloce e ricordato la scelta della “Tiburtina Valeria ai tempi dei romani che le cose le sapevano fare”. La valenza del progetto e della Zes è stata rimarcata con forza anche dal presidente di Confindustria, Marco Fracassi, i rappresentanti delle associazioni di categoria e i sindacati. Il sindaco di Sante Marie, Lorenzo Berardinetti, ha invitato Di Pangrazio a chiedere al primo cittadino dell’Aquila, Pierluigi Biondi, di “sostenere il progetto strategico per tutto l’Abruzzo, in segno di unità lasciando da parte i campanilismi”. Il documento è stato approvato all’unanimità. Una decisione accolta con grande soddisfazione da Di Pangrazio determinato a continuare il lavoro verso l’obiettivo ferrovia. “Ora dobbiamo mantenere alta la guardia”, ha concluso, “affinché, tutti insieme, riusciamo a portare la ferrovia veloce alla meta su tutta la tratta”. Il documento sarà inviato alla regione, al ministero infrastrutture e trasporti e al presidente del consiglio per l’inserimento nel Recovery fund delle somme necessarie per finanziare anche le tratte non finanziate.