AVEZZANO – “Dopo la seduta straordinaria della Commissione Territorio del Consiglio regionale svoltasi l’8 aprile scorso, si potrebbe aprire una pagina nuova e più condivisa sul futuro del Parco Sirente-Velino”. Così il consigliere del Partito Democratico Pierpaolo Pietrucci in un comunicato Stampa
“Per impedire il taglio di 8.000 mq. di territorio e la riperimetrazione dell’area protetta, eravamo pronti all’ostruzionismo con oltre 4.000 emendamenti. Ma l’assessore Imprudente – promotore del progetto di legge approvato nel giugno 2020 dalla Giunta – ha corretto il tiro, ha compreso l’utilità delle critiche e dei suggerimenti che a gran voce si erano levati nei mesi scorsi e si è reso disponibile a reinserire nei confini del Parco alcune aree di pregio naturalistico”.
“Un passo importante, ma non basta: bisogna reinserire tutte le aree escluse, in modo da non stravolgere l’assetto del territorio, creare una coerente continuità, evitare “spezzettamenti” che impoverirebbero il valore ambientale ma anche l’attrattività, la frequentazione turistica e dunque l’economia dei borghi e dei paesi interessati. Naturalmente – come ho sempre sostenuto – un parco, questo Parco regionale, non può funzionare solo con i giusti confini disegnati sulla carta.
Ha bisogno di una “governance” qualificata e radicata sul territorio, che dialoghi coi Sindaci, conosca i problemi reali, abbia l’autorevolezza per confrontarsi con la Regione e chiedere scelte politiche e risorse finanziarie all’altezza delle necessità.
Poi serve un Piano di Sviluppo che – oltre i vincoli – investa su tutti gli aspetti economici più importanti e più sentiti dalla popolazione: la crescita dell’agricoltura, l’uso delle risorse naturali, la manutenzione di boschi e corsi d’acqua, la rigorosa gestione della fauna selvatica che causa danni enormi ai produttori locali, la valorizzazione dei prodotti tipici, la realizzazione di itinerari e sentieri, la creazione aree belvedere e spazi picnic, incentivi per l’accoglienza turistica e la promozione della micro-imprenditoria locale.
Infine, direi soprattutto, sono necessarie le risorse, gli investimenti per promuovere lo sviluppo.Lo sappiamo bene perché lo abbiamo sperimentato: la pandemia spingerà sempre più le persone a cercare – non solo per lo svago, ma anche per viverci – luoghi salubri, ambienti naturali dove il distanziamento garantisca la massima sicurezza. Per questo la montagna, i nostri paesi, l’Abruzzo interno, con i giusti servizi, possono rappresentare una opportunità e una alternativa alle grandi città e al turismo di massa.
Così si può fermare lo spopolamento.
Per questo bisogna evitare adesso atteggiamenti rigidi che generano ostacoli e difficoltà. Mi rivolgo a Francesco D’Amore, Sindaco di Fagnano e Presidente della Comunità del Parco: continuiamo sulla giusta strada, troviamo il corretto equilibrio, facciamo l’ultimo sforzo per favorire, senza indebolirla, la mediazione del vice Presidente. Ora servono solo sensibilità, intelligenza istituzionale e senso di responsabilità per portare a casa un risultato positivo, senza produrre nuovi strappi o rigidità.
Noi siamo pronti a fare fino in fondo la nostra parte perché crediamo nel futuro del Parco Sirente-Velino e nello straordinario patrimonio che rappresenta”.