AVEZZANO – Senza peli sulla lingua la senatrice del Movimento 5 Stelle, Gabriella Di Girolamo. Intervistata ieri sera a su #MARSICAST, la parlamentare non le ha certo mandate a dire al deputato della Lega Luigi D’Eramo, che era intervenuto anche lui sull’argomento tanto teso nell’entroterra abruzzese: la Ferrovia Roma-Pescara. “Mi sembra inaccettabile che un parlamentare della Repubblica Italiana vada a fomentare provinciali campanilismi invece di agire per il bene non solo del territorio o della Regione, ma dell’intera nazione”.
Il 3 giugno 2020, per la prima volta un presidente del Consiglio Dei Ministri, allora era Giuseppe Conte, ha menzionato l’importante lavoro di potenziamento ad alta velocità della linea Roma-Pescara. Un progetto che ha raggiunto dei punti fermi, con tre grandi lotti: l’area romana (Roma-Mandela), l’area interna (Tagliacozzo-Avezzano e poi Avezzano-Sulmona), infine il tratto Sulmona-Pescara.
Bene. Facciamo il punto. O meglio, i punti li ha messi la senatrice, membro dell’VIII commissione ai lavori pubblici. “I progetti di pre-fattibilità sono già in moto da tanto tempo. L’anno scorso il presidente della Regione Lazio e il Presidente della Regione Abruzzo si sono messi a tavolino proprio per discutere di questo importante progetto che l’allora Governo Conte voleva portare come progetto in richiesta di finanziamento del recovery Fund. Nota bene, solo una parte può ricevere il finanziamento e si tratta della parte Tagliacozzo-Avezzano. Perché? Per una questione di realizzazione in tempi più brevi rispetto ad altri lotti. Si tratterebbe di vedere il potenziamento di questo tratto realizzato entro il 2026, in quattro anni e qualche mese. Mentre per gli altri lotti, Avezzano-Sulmona ci vogliono 7 anni. Di cui, il primo di questi due tratti interessa 250milioni di euro di costi che saranno finanziati dal Recovery”.
“A questo punto che uno come D’Eramo si vuole presentare dal Ministro Morelli per chiedere di riconsiderare le schede ed eventualmente inserire L’Aquila nel piano di progettazione, non solo fa un danno al territorio, ma lo fa all’intera Italia. Entro il 30 Aprile bisogna fare la richiesta di finanziamento alla Comunità Europea. D’Eramo vuole forse illudere cittadini, abruzzese e italiani di avere delle schede pronte che per magia riguardano una linea ferroviaria passante per L’Aquila, più economica, più green e realizzabile in tempi più brevi?”, commenta, “Un atteggiamento immaturo che fomenta questo provincialismo locale che mette in competizione da troppo tempo, l’area aquilana con quella Marsicana e con quella della Valle Peligna”
“Il progetto è pronto. Bisogna solo portarlo alla comunità Europea per chiudere definitivamente questa pratica”.