L’AQUILA – “Lo scorrere dei nomi delle 309 vittime ci riporta inevitabilmente a quel dolore delle terribili prime ore, quando – ignari della dimensione della tragedia – ci adoperavamo per dare sollievo ai nostri cari, quando li trovavamo. Le ore che ci avvicinano alle 3.32 sono ore di passione e di conferma del patto d’amore eterno per la mia città, L’Aquila.
Nella notte del ricordo, illuminiamo finestre e balconi con le fiammelle accese, ricordando chia ha perso la vita sotto le macerie, 12 anni fa. Sembra ieri, per la ferita ancora sanguinante, ma sembra un secolo fa, per il faticoso incedere del tempo. Ogni giorno è segnato dai passi incerti, ma avanti per la ricostruzione, da Berlusconi a Monti, poi Letta, Renzi, Gentiloni, Conte ed ora Draghi. Anni difficili, ero Presidente della Provincia il 6 aprile 2009. Poi, da assessore comunale, mi sono occupata dell’assistenza alla popolazione ed ho seguito le persone e le famiglie nel momento più doloroso, senza casa, senza lavoro, con l’anima spezzata.
Ora sono in Parlamento per fare le leggi che mancavano e a modificare quelle sbagliare. Ho ricordi straordinari di questi 12 anni, battaglie vinte, risultati, persone che hanno ripreso la loro casa più bella e robusta di prima, imprese che hanno ben lavorato, i palazzi luminosi, le attività che hanno ripreso. Ma anche soffro le lentezze, le pigrizie, gli errori. Poi è arrivata anche la pandemia, non ha rallentato la ricostruzione ma ha. Locato quelle attività economiche che a L’Aquila erano appena ripartite.
Viviamo una doppia emergenza, terremoto e pandemia. Ma proprio in questo terribile anno con il governo Conte abbiamo messo a segno tanti risultati, nuovi fondi per la ricostruzione in legge di bilancio, stabilizzazioni, tasse non più da restituire. Ed ora la buona notizia del Recovery fund dove al miIiardo e 780 milioni già stabilito dal governo, abbiamo chiesto di aggiungere un altro miliardo per fare un vero e proprio progetto Cantiere nelle aree terremotate del 2009 e del 2016/17. 12 anni sono lunghi, sono stati difficili e faticosi. Chi, come mia figlia aveva 10 anni, non ricorda nemmeno come era L’Aquila prima del terremoto e chi è nato dopo, conoscerà solo L’Aquila nuova.
Per questi ragazzi dobbiamo farla più bella, sicura, green, più accogliente e ricca di memoria, una memoria in cui quella ferita del 6 aprile, dovrà essere il monito all’Italia intera perché non accada mai più. Con Italia Sicura ed il Superbonus 110% è finalmente partito un vero programma di prevenzione antisismica. E se tutto questo sta accadendo è anche grazie a noi. Alla nostro sentirci in funzione di una missione nazionale che non abbiamo mai mollato. Così abbiamo contribuito a far capire che la prevenzione è l’unico modo serio per salvare l’Italia dal disfacimento anche morale e per onorare quelle vite spezzate, una notte di aprile, 12 anni fa.” Così Stefania Pezzopane, Deputata Pd ed ex Presidente della Provincia dell’Aquila il 6 aprile 2009.