AVEZZANO – Masterplan del complesso Torlonia verso la fase del progetto esecutivo e l’appalto. Il piano d’azione, che riporta il finanziamento di 4 milioni 700 mila euro verso i pezzi più pregiati, ovvero palazzo Torlonia e i due granai, è stato fissato in un incontro a Palazzo di città: qui, il sindaco, Gianni Di Pangrazio, -con al fianco il vice sindaco Domenico Di Berardino, l’architetto Sergio Pepe, Maurizio Bianchini membro dello staff – e l’assessore regionale, Guido Liris, -accompagnato dagli ingegneri Pasquale Di Meo e Monica Cirasa, dirigente e funzionario del settore- hanno condiviso il piano operativo la realizzazione degli interventi del Masterplan, mentre sono state gettate le basi per la concessione del parco verde dell’ex Arssa in comodato d’uso al Comune.
Al summit politico tecnico, ha preso parte il consigliere, Iride Cosimati, autrice di alcuni emendamenti in bilancio, – tra i quali la rapida esecuzione dell’intervento di riqualificazione dell’ex Arssa – accolti dalla maggioranza. Le parti, quindi, hanno condiviso la necessità di procedere senza indugi per la realizzazione di un intervento molto atteso, “nonché”, ha ricordato il sindaco, “punto di partenza del progetto che unirà il parco dell’ex Arssa con piazza Torlonia e il castello Orsini”.
Liris ha aperto le porte alla richiesta del Comune, illustrata dal vice sindaco Di Berardino, mirata ad arrivare all’appalto dei lavori prima dell’estate. “La Regione”, ha affermato l’assessore regionale, “accoglie di buon grado la proposta del Comune di tornare al piano di intervento su palazzo Torlonia e i due granai, anche per evitare il rischio di una perdita dei fondi”.
Il tempo per appaltare l’opera per il restyling dei tre pezzi pregiati, infatti, scade a fine anno. Per completare il lavoro sul resto dell’ex Arssa si punta sui nuovi fondi europei 2021-2027. Per rendere fruibile il parco dell’ex Arssa ai cittadini, invece, Liris, su richiesta del sindaco Di Pangrazio, ha dato mandato ai tecnici della Regione per la stipula di una convenzione per concedere l’area in comodato d’uso al Comune. “Quando c’è una leale collaborazione tra istituzioni, come in questo caso tra Regione e Comune”, sottolinea il sindaco, “i risultati, nel segno delle risposte alle aspettative dei cittadini, si vedono”.