L’AQUILA – “Basta aggressioni alle Divise”, inizia così il comunicato del sindacato Fsp Polizia a tutela degli operatori che sono stati aggrediti in questi giorni. Non solo ad Avezzano.
Purtroppo dobbiamo rilevare due recenti episodi di gravi aggressioni alle forze dell’ordine accaduti nella nostra Provincia. Poliziotti che durante il normale controllo del territorio si fermano per dare assistenza a un cittadino in evidente stato di alterazione psico-fisica si devono vedere minacciati, insultati, scherniti, aggrediti, subire le conseguenti lesioni fisiche e patire le ulteriori frustrazioni professionali di vedere rimesso in libertà immediatamente chi si è macchiato di tali gravi reati. Gli equipaggi di due Volanti hanno dovuto esprimere il massimo della loro professionalità per contenere la reazione esagerata e violenta del cittadino, al fine di evitare che si potessero ripetere tragedie come purtroppo accaduto per i poveri fratelli Matteo Demenego e Pierluigi Rotta a Trieste. Da L’Aquila ad Avezzano la situazione non cambia; nel corso degli ormai quotidiani servizi Covid-19, un giovane cittadino, infastidito dal tipo di controllo, ha pensato bene di colpire il poliziotto dapprima schiaffeggiandolo e poi sferrandogli una violenta testata, arrecandogli lesioni guaribili con ventuno giorni di prognosi. Lo stesso giovane, accompagnato successivamente negli Uffici del Commissariato, non pago di quanto già causato, ha pensato bene di tentare la fuga procurando ulteriori lesioni ad un altro operatore di sicurezza, lesioni guaribili in giorni dodici. Quale misura per i gravi reati commesse dal giovane? Obbligo di firma e di dimora…. Sinceramente una misura cautelare personale poco proporzionata ai gravi reati commessi.
Chiediamo Misure cautelari giuste e pene certe per chi compie tali reati
Ormai il dileggio degli operatori delle forze di Polizia è diventato un hobby da poter esaltare e postare sui numerosi social-media, di cui farsi vanto con amici. L’autorevolezza del compito che attiene a chi deve far rispettare le norme DEVE essere garantita, come peraltro la sicurezza operativa. Basta indulgenze con chi si macchia di tali GRAVI reati contro i tutori dell’ordine.
E’ incomprensibile tale odio nei confronti di chi, ogni giorno, mette a repentaglio la propria vita per garantire la libertà di tutti e il rispetto delle regole. Siamo stufi di assistere a continue aggressioni da parte di chi, confidando nella clemenza del sistema giustizia, continua a oltraggiare le Forze dell’Ordine. Auspichiamo che l’Autorità Giudiziaria prenda i giusti provvedimenti, senza concedere attenuanti, con chi commetta tali reati.