CAPISTRELLO – ” Non ha pace la vicenda del chiosco della musica, luogo di memoria e identità per il nostro paese, cancellato da una scelta incomprensibile da parte dell’Amministrazione Ciciotti”.
Così in una una nota il segretario del PD locale Alessandro Lusi e la consigliera comunale Chiara Di Felice – “Dopo la demolizione voluta caparbiamente, si è pubblicato un bando che aveva numerose carenze. Lo avevamo detto e scritto sui giornali, chiedendo modifiche che lo rendessero più aperto e a portata di giovani imprenditori. Ma come sempre non siamo stati ascoltati e l’Amministrazione ci ha (ri)battuto il muso: alla scadenza del bando nessuno ha risposto per l’affidamento del chiosco.
E così dopo dopo il danno di averlo demolito e tolto prepotentemente ai precedenti gestori, anche la beffa. Era chiaro a tutti che sarebbe finita così: canone troppo alto (600 euro), regole troppo stringenti, poca chiarezza nei criteri di valutazione, nessuna premialità per i giovani imprenditori. Ma si può scrivere un bando così? Ora speriamo che Sindaco e Giunta, visti i risultati, la smettano con l’arroganza e ascoltino: va rifatto un bando a condizioni di maggiore accessibilità, che dia la possibilità di rivedere al più presto aperto quel luogo di divertimento e svago per tante famiglie e tanti giovani, anche se non sarà mai più come prima. Sulla piazza Risorgimento sembra sia caduta una bomba di arroganza politica e amministrativa: si contano solo tanti danni e tanti soldi sprecati per un’opera che ha stravolto la viabilità, eliminato i parcheggi e generato tante riserve da parte dell’impresa. Si parla di decine di migliaia di euro: ma questa è un’altra storia di cui torneremo a scrivere molto presto, perché la gente deve sapere!