AVEZZANO – Alla fine, sembra che l’aggressivo Panther metterà gli artigli sull’ospedale di Avezzano nella battaglia contro il Coronavirus. Se da una parte, ancora oggi, si tarda nell’utilizzo del secondo macchinario Menarini di cui è stato dotato il presidio ospedaliero, sembra che dal 23 marzo il tanto ricercato Panther arriverà nel capoluogo marsicano.
Il macchinario, come detto numerose volte, era stato acquistato inizialmente per analizzare eventuali presenze di epatiti e Hiv. In un secondo momento, ci si è resi conto della possibilità di utilizzarlo anche per il Covid 19. Poiché il virus muta e la macchina ha “già” due anni, il Panther non è molto preciso nel rilevare le varianti Covid, ma sicuramente spicca per la quantità e la velocità: esamina in media 500 tamponi l’ora.
Certo, basta che ci siano i reagenti. Sembra che anche su questo i vertici Asl stiano lavorando per averne a disposizione sia per L’Aquila che per la Marsica. Insomma, forse le “bacchettate” di Marsilio contro Testa hanno funzionato, o forse il manager stava solo aspettando le disponibilità dei reagenti. Dopo i gravi problemi della seconda ondata di ottobre e novembre che sicuramente lasciano riflettere sulla gestione dell’emergenza, sembra che, almeno su questo, il teatrino politico si può avviare verso la chiusura del sipario.