Le riflessioni che Lino Guanciale ha affidato ad una lunga lettera pubblicata sul quotidiano Il Centro sabato scorso, nella quale il celebre attore di cinema e teatro prendeva atto con amarezza dell’evidente disinteresse manifestato dal sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio e dalla sua amministrazione nei confronti del Teatro dei Marsi, continua a provocare reazioni nel mondo della cultura e dell’associazionismo abruzzese.
«Anche ad Avezzano, purtroppo», ha commentato Valerio Antonio Tiberio, presidente Arci Abruzzo e Molise, «la cultura non è tra le priorità di chi si trova ad amministrare la cosa pubblica. Avezzano, come il resto dell’Abruzzo, avrebbe tutte le risorse intellettuali e materiali necessarie a fare della cultura un motore di cambiamento capace di creare progetti artistici di qualità e di generare nuova ricchezza: quello che manca, ancora una volta, è una classe politica capace di una visione d’insieme e di una regia che coordini efficacemente le migliori energie creative del territorio».
«Una buona politica per la cultura non può ignorare una figura come quella di Lino Guanciale», ha concluso Valerio Antonio Tiberio, «un’eccellenza artistica riconosciuta in tutta Italia che si è già messa per lungo tempo, gratuitamente, a disposizione della nostra regione. Il sindaco di Avezzano farebbe bene ad abbandonare quanto prima l’unica cultura che sta portando avanti, quella della “non-cultura”, e che sta avendo l’unico effetto di disperdere talenti e opportunità che proprio non possiamo permetterci il lusso di lasciarci sfuggire».