“Continui slittamenti, cambio di date per il termine ultimo, scusanti e al tempo stesso autocelebrazioni su quanto si stia lavorando bene. Queste sono, in sintesi, le argomentazioni che il centrodestra abruzzese mette in campo per giustificare la sconcertante lentezza e la mancanza di erogazione dei contributi a fondo perduto che dovrebbero arrivare nelle tasche delle imprese abruzzesi. Parliamo di fondi istituiti dalla Regione Abruzzo per assicurare una disponibilità immediata alle imprese di tutti i settori economici nonché ai lavoratori autonomi titolari di partita IVA, in grave carenza di liquidità, con l’obiettivo di preservare la continuità delle attività economiche, in un momento particolarmente drammatico per la nostra regione, dovuto alla pandemia da COVID-19”.
“Ma a quasi un anno dall’inizio della pandemia ci troviamo ancora inondati da parole e promesse mentre la realtà dei fatti è una sola: delle 46.055 istanze presentate risulterebbero, ad oggi, ammesse a contributo solo 19.503 domande, di cui solo circa 11.399 sembrano essere state liquidate, per un importo di € 10.910.353,41 a fronte di un importo complessivo che dovrebbe aggirarsi sui € 57.686.828,76. Una congestione da parte di Regione Abruzzo che si traduce nella disperazione di migliaia di imprese abruzzesi che ormai sono allo stremo e che aspettano che la Regione metta a sistema sia i fondi regionali che quelli che sono arrivati dallo Stato e dall’Europa”.
“Ma a quasi un anno dall’inizio della pandemia ci troviamo ancora inondati da parole e promesse mentre la realtà dei fatti è una sola: delle 46.055 istanze presentate risulterebbero, ad oggi, ammesse a contributo solo 19.503 domande, di cui solo circa 11.399 sembrano essere state liquidate, per un importo di € 10.910.353,41 a fronte di un importo complessivo che dovrebbe aggirarsi sui € 57.686.828,76. Una congestione da parte di Regione Abruzzo che si traduce nella disperazione di migliaia di imprese abruzzesi che ormai sono allo stremo e che aspettano che la Regione metta a sistema sia i fondi regionali che quelli che sono arrivati dallo Stato e dall’Europa”.
Ad affermarlo è il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari che ieri ha nuovamente sollevato la questione all’interno della seduta dei lavori del Consiglio: “Da questa maggioranza a trazione Lega, Fratelli D’Italia e Forza Italia, abbiamo contato centinaia di comunicati stampa in cui si parlava con toni trionfalistici del contributo a fondo perduto che la Regione avrebbe erogato. Ma a oggi, però, le tasche degli abruzzesi sono piene solo delle chiacchiere del centrodestra. Ho presentato un’interrogazione lo scorso ottobre e ho ricevuto in risposta solo promesse, non è andata meglio nell’ultimo consiglio regionale dove ho nuovamente sollevato la questione ottenendo una risposta, dall’Assessore D’Amario, confusionaria e più volta a giustificare la lentezza della Giunta che a dare termini certi e informazioni concrete sullo stato del fondo perduto”.
“Stiamo parlando della vita di migliaia di cittadini che devono fare i conti con una crisi economica mai vista prima. Se i fondi dallo Stato e dall’Europa sono stati erogati ci devono spiegare perché le pratiche in Regione Abruzzo sono ferme al palo e procedono con una lentezza inaccettabile visto il momento in cui ci troviamo. I soldi ci sono, la somma complessiva a disposizione del Dipartimento Sviluppo Economico-Turismo dovrebbe essere di € 57.272.818,37 e dovrebbero derivare, 19.366.371 dotazione iniziale; € 30.000.000,00 risorse PAR-FSC 2014/2020- DGR 663 del 2 novembre 2020- disimpegno delle risorse dal dipartimento Agricoltura e 7.906.447,37 risorse di cui all’art 22 del DL 30 novembre 2020, n.157 ( Decreto ristoro)- DGR 839 del 22 dicembre 2020. Ora ci devono spiegare perché questi soldi non arrivano a destinazione e soprattutto dare tempi certi. Ma sia chiaro – incalza Pettinari – non a me o al Movimento 5 Stelle, devono dare risposte ai cittadini che ci chiamano disperati perché si sentono abbandonati proprio dall’istituzione regionale che dovrebbe essere quella più vicina al territorio. Noi continueremo a vigilare ogni giorno su ogni centesimo. E continueremo a porre le stesse domande fin quando tutti gli abruzzesi che ne hanno diritto non riceveranno quanto spetta loro”, conclude.