AVEZZANO – 42 indagati, tra cui anche noti commercialisti della città di Avezzano. 26 società coinvolte e 24 persone sotto inchiesta per associazione a delinquere. L’operazione Reset della Guardia Di Finanza, delegata dalla Procura della Repubblica, che ha visto il coinvolgimento dell’Agenzia delle entrate avrebbe rilevato un sistema di frode molto insidioso.
Secondo le indagini, per realizzare questa truffa ai danni dello Stato, i coinvolti avrebbero compilato un modello F24 utilizzando il codice identificativo fiscale (P.Iva o Codice Fiscale) di alcune società cartiere (ossia non operative da anni e prive di patrimonio) rilevate da alcune “teste di legno” per pagare con versamenti fittizi i contributi Inps di alcune società beneficiarie del luogo, ai fini di ottenere Durc “ripuliti”.
In questo modo, si andava a parificare il debito delle società beneficiarie con soldi completamente inesistenti. Per fare questo, gli indagati avrebbero richiesto ingenti somme di denaro ai rappresentanti delle società che godevano dei versamenti nella retribuzione dei compensi. Questo sistema fraudolento che ha interessato anche società ricadenti di Avezzano avrebbe rilevato compensazioni indebite pari 30.255.572,67 € nei confronti di altre società ubicate in tutto il territorio nazionale.