SULMONA – In una nota stampa, la senatrice del M5S, Gabriella Di Girolamo è intervenuta sulla questione dei punti nascita, in particolar modo su quello di Sulmona, dove richiede l’intervento immediato della Regione e del presidente Marsilio.
“Con 26 sottoscrizioni, tra le quali quella del riconfermato Sottosegretario al Ministero della Salute Sileri, ho depositato in Senato la mia Mozione che impegna il Governo a definire nuovi criteri per riorganizzare i Punti Nascita sui territori garantendo sicurezza e prestazioni assistenziali anche nelle aree interne”, commenta la senatrice, “Si tratta di una richiesta che eravamo già riusciti a far inserire nel Patto per la Salute 2019-2021 e che deve trovare risposta, insieme all’altro impegno chiesto con la mia mozione, di valutare nuovi protocolli di sicurezza per garantire elevati standard operativi anche ai punti nascita con meno di 500 parti annui.
Il rischio della chiusura del Punto Nascita dell’ospedale S.S Annunziata di Sulmona è analogo a quello di molti altri casi sparsi in tutta Italia, in special modo al Sud e nelle aree interne appenniniche dove la mobilità è spesso difficoltosa a causa di un’orografia complessa. Ritengo che il DM 70/2015 (Decreto Lorenzin) vada rivisto, come ho scritto anche nella mozione, ma con la riforma del titolo V della Costituzione del 2001 (Governo Berlusconi) la competenza sulla sanità è passata alle Regioni. Per questo, un intervento da parte della Giunta regionale di centrodestra, guidata dal presidente Marsilio, sarebbe sicuramente più rapido per risolvere la situazione. A Sulmona siamo ancora in attesa degli investimenti promessi e mai arrivati che risolverebbero le criticità espresse dal Comitato Percorso Nascite nazionale (CPNn) già nel 2018 e ribadite anche quest’anno visto che nulla è stato fatto. È totale e imbarazzante l’immobilismo sull’assunzione del personale medico volto a garantire l’assistenza con guardia attiva anestesiologica H24, sugli investimenti per una strumentazione adeguata e magari su servizi aggiuntivi come la vasca parto e parto-analgesica che offrirebbero alle partorienti un servizio in più da poter scegliere e su cui poter contare.
Lo scorso 8 febbraio, davanti all’Ospedale di Sulmona, cittadini, associazioni, comitati e rappresentanti politici hanno chiesto a gran voce un impegno serio per tutelare il Punto Nascita, a chi ha il potere per farlo. In attesa di una revisione del DM 70, come espressamente scritto nell’ultimo parere del CPNn, la Regione Abruzzo può mettere al sicuro da subito il reparto garantendo “efficienza, efficacia, economicità, nonché qualità e sicurezza per la madre ed il neonato”. Sempre che esista la volontà di farlo e quella che abbiamo ascoltato non sia la solita vuota propaganda del centrodestra abruzzese.
Ricordo, infine, al Presidente Marsilio che all&’ospedale di Sulmona le emergenze continuano ad essere molte e urgono interventi, non promesse. Bisogna capire cosa si vuol fare per affrontare la pandemia ancora in corso con il Reparto di Medicina; Covid al collasso e con una Rianimazione che non può essere destinata ormai che all’emergenza Covid, paralizzando di fatto tutti gli interventi, anche se urgenti, con le drammatiche conseguenze che questa non scelta porta.