CELANO – Ci sono i lavori pubblici e affidamenti per opere nel mirino dei carabinieri che stamattina hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di 25 persone tra amministratori e funzionari comunali del Comune di Celano, liberi professionisti e imprenditori, residenti nella Province di L’Aquila, Roma, Teramo e Pescara.
L’inchiesta del comando provinciale dei carabinieri dell’Aquila prende il nome di “Acqua fresca”, i reati contestati a vario titolo sono: – induzione indebita a dare o promettere utilità, istigazione alla corruzione, tentato peculato, turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio.
Il vicesindaco ed ex senatore di centrodestra Filippo Piccone è stato sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere; il sindaco Settimio Santilli, il segretario comunale sia di Celano che di Avezzano Gianpiero Attili, tre dirigenti comunali, un imprenditore e un libero professionista sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, mentre un assessore è stato colpito dalla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. L’indagine è diretta dai pubblici ministeri Roberto Savelli e Lara Seccacini e coordinata dalla Procura di Avezzano dal Dott. Andrea Padalino.
L’inchiesta parte dal gennaio 2018 dai militari del Nucleo Investigativo di L’Aquila, che attribuivano agli esponenti dell’amministrazione comunale di Celano diverse condotte antigiuridiche, finalizzate all’indebita percezione ed erogazione di fondi comunali a liberi professionisti e imprenditori operanti nella Marsica.
Le attività investigative, hanno permesso di acclarare, secondo il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avezzano Maria Proia, l’esistenza di un sistema clientelare, fondato su amicizie, conoscenze ed interesse con alcuni imprenditori o cittadini, in totale dispregio dei criteri di imparzialità, trasparenza e buon andamento della pubblica amministrazione.
In tutto sono state denunciate 56 persone. Il totale dei fondi pubblici destinati alle procedure turbante ammonta a circa 13 milioni di euro, suddivisi in 11 milioni di euro per l’esecuzione di lavori, 1 milione e mezzo di euro per le progettazioni e 500.000 euro per gli affidamenti dei servizi. Le procedure turbate sono state circa 30.
Le principali procedure cui si riferiscono i capi di imputazione sono le seguenti:
– affidamento della progettazione esecutiva, della direzione dei lavori, del coordinamento per la sicurezza e di incarico di supporto al RUP in riferimento alla sostituzione edilizia della scuola media Beato Tommaso da Celano, mediante delocalizzazione in Via della Torre;
– lavori di realizzazione di un parco giochi in località Crocifisso;
– gara per il servizio di custodia, manutenzione e assistenza all’uso dei campi sportivi Fabio Piccone, Riccardo Paris, e Francesco Baruffa e campo in terra battuta in località Borgo Strada 14, per il triennio 2018/2020;
– direzione dei lavori e coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione, nonché l’affidamento
dell’esecuzione dei lavori di riqualificazione urbana, sociale, e culturale delle aree degradate dei rioni
Muricelle, Stazione, Tribuna, e Vaschette, suddiviso in tre lotti;
– affidamento della progettazione di una scuola, di un parco e di un parcheggio da realizzare nelle zone
cosiddette “Aia”, “Don Minozzi” e “Dietro Castello”;
– realizzazione e organizzazione del premio letterario “Vittoriano Esposito”;
– concorsi pubblici per l’assunzione di impiegati e dirigenti comunali.