L’AQUILA – Istituire, al pari di tutte le altre Regioni italiane, un protocollo d’intesa specifico insieme a Prefetture, Province e altri soggetti rappresentativi per contrastare la criminalità mafiosa. La richiesta è rivolta dal Partito Democratico abruzzese al Presidente della Regione Marco Marsilio, contenuta una lettera firmata da Teresa Nannarone e Michele Fina, rispettivamente responsabile del forum contro le mafie e segretario del Pd Abruzzo. La proposta è stata presentata oltre un anno fa, ma acquista ulteriori attualità e urgenza alla luce delle recenti operazioni anticamorra condotte a Castel di Sangro e all’Aquila. Nannarone e Fina si rivolgono a Marsilio dicendosi “convinti come siamo che il contrasto alla criminalità organizzata non può e non deve essere prerogativa unica della magistratura e delle forze di polizia, ma anche delle Istituzioni dei cittadini e di tutte le forze politiche e sociali, La invitiamo a impegnarsi sul tema del contrasto alla criminalità così come hanno fatto tutte le altre Regioni italiane. Qualora Lei volesse aprire un dialogo sul tema ed utilizzare anche il lavoro finora svolto sia a livello regionale che a livello nazionale, siamo a Sua disposizione”.
Di seguito il contenuto integrale della lettera inviata al Presidente della Regione da Nannarone e Fina:
Egregio Presidente,
pur nella consapevolezza che il contrasto alla pandemia e ai suoi effetti segni la nostra agenda politica per la gran parte del tempo, riteniamo che altri temi importanti che riguardano la nostra Regione non possano essere trascurati.
Da oltre un anno il nostro partito a livello regionale e nazionale ha istituito un forum contro le infiltrazioni alla criminalità organizzata, ha organizzato iniziative, redatto linee guida indirizzate ai Comuni.
Oggi, dopo che nel giro di una settimana, la nostra Regione è stata oggetto di due importanti operazioni anticamorra:
– una condotta dalla DIA di Napoli che ha portato ad un nuovo sequestro di beni di soggetti appartenenti a clan camorristi in Abruzzo, precisamente a Castel di Sangro, città in cui codesta amministrazione regionale ha deciso di finanziare importanti iniziative sportive,
– l’altra condotta dalla DIA di L’Aquila che ha portato al sequestro di beni per 2milioni e mezzo di euro a imprenditore aquilano;
non si può accettare di restare ancora in silenzio ed inattivi.
Tale operazione segue numerose altre che sono state condotte tanto sulla costa quanto nella provincia aquilana che siamo certi Lei ben conosce.
Peraltro, a maggior ragione in un momento come questo, si deve alzare la guardia come più e più volte ha raccomandato la ministra Lamorgese stante l’interesse delle mafie durante la pandemia su numerosi settori ad essa collegati.
Le chiediamo quindi di voler profondere il Suo senso di responsabilità nell’impegnare l’Ente da Lei presieduto a contrastare la criminalità mafiosa nella nostra Regione e istituire, al pari di tutte le altre Regioni italiane un protocollo d’intesa insieme a Prefetture, province e altri soggetti rappresentativi, contro la criminalità.
Anche la coordinazione della gestione e della destinazione dei beni sequestrati o confiscati alle mafie è un lavoro che dovrebbe iniziare a compiersi nei nostri territori dopo una necessaria presa di coscienza di quanto sta accadendo.
Convinti come siamo che il contrasto alla criminalità organizzata non può e non deve essere prerogativa unica della magistratura e delle forze di polizia, ma anche delle Istituzioni dei cittadini e di tutte le forze politiche e sociali, La invitiamo a impegnarsi sul tema del contrasto alla criminalità così come hanno fatto tutte le altre Regioni italiane.
Qualora Lei volesse aprire un dialogo sul tema ed utilizzare anche il lavoro finora svolto sia a livello regionale che a livello nazionale, siamo a Sua disposizione.