L’Aquila – Ancora proteste per gli impianti da sci chiusi. Secondo alcuni lavoratori, firmatari in un comunicato del Comitato spontaneo dei Lavoratori Abruzzesi,
è ineccepibile come le vie dello shopping della Capitale possano essere colme di gente, mentre gli impianti da sci in Abruzzo, dopo gli adeguamenti per le misure Covid, debbano stare chiusi ai danni dei lavoratori, del turismo e dell’intero territorio, locale, provinciale e regionale.
“Noi non riusciamo a capire”, scrivono, “di come i livelli dei conteggi siano maggiori in una ciaspolata in montagna, oppure in una libera sciata e non siano invece facilmente trasmissibili nei negozi delle metropoli Italiane, ci piacerebbe sapere quale metodo di misurazione sia stato utilizzato, noi non riusciamo a capacitarcene.” Nell’immagine, un confronto di una foto scattata dal Monte Aquila in Abruzzo, posto unico al mondo, dove mentre si scia si vede il mare; l’altra invece, ha fatto molto discutere, è stata scattata in questi giorni nella metropoli Romana, che a causa del grande assembramento, ha portato alla chiusura della Fontana di Trevi.
“Ridateci la dignità di lavorare-concludono- basta con le prese in giro.” Nel frattempo fanno sapere ,che si stanno organizzando per una grande manifestazione in Abruzzo.