E’ stato definito il potenziamento della ferrovia Roma – Pescara, con progetto di pre-fattibilità, da un gruppo di lavoro congiunto MIT, RFI, Regione Abruzzo e Regione Lazio.
A mio parere, adeguare soltanto le tratte ferroviarie Avezzano – Roma e Sulmona – Pescara vuol dire non risolvere il problema delle aree interne nella loro totalità. Bisognerà anche superare l’ostacolo della tratta Avezzano – Sulmona, realizzando una lunga galleria tra Celano e Bugnara. A forza di dire che la Avezzano – Sulmona è problematica, tutti si sono convinti che debba rimanere così come essa è. Ritengo che il problema vada visto in prospettiva (Si pensi all’intermodalità trasversale Tirreno – Adriatica, che vede i Porti di Pescara, di Ortona e di Vasto al centro delle priorità). Una intermodalità trasversale non si potrà realizzare senza affrontare il problema della linea Pescara – Roma nella sua totalità. Si diano le possibilità di potersi agevolmente muovere alle persone e alle merci: una linea ben funzionante, che colleghi i due mari, Tirreno e Adriatico, eviterebbe lo spopolamento e promuoverebbe l’economia, le relazioni sociali, il turismo, la cultura e il mondo del lavoro tutto. E’ ora di accorciare le distanze sia verso Roma sia verso Pescara.
La Marsica guarda a Roma, ma anche a Pescara e a tutta la costa adriatica. L’economia diventa benessere, quando allarga gli orizzonti, non quando li chiude, limitandosi a piangere sulle varie criticità. Ferrovie, Interporti, Porti adriatici, ZES (Zona Economica Speciale), trasversalità intermodale Est-Ovest e quant’altro dovrebbero essere adeguati alla vita del mondo che corre, altrimenti si continua a parlare di dismissioni di tratte ferroviarie e di altre opere che hanno comportato i sacrifici dei nostri antenati. Dunque saranno le infrastrutture a mettere insieme i destini delle nostre Regioni, come rileva il Sen. Luciano D’Alfonso.
Gli studi pregevoli degli esperti di logistica, Ing. Antonio Nervegna e Dott. Euclide Di Pretoro, da tempo hanno visto la nostra Regione inserita nello scenario europeo e oltre. Il problema delle aree interne può risolversi soltanto in questa prospettiva. L’obiettivo futuro della Grande Marsica è anche l’Alta Capacità Ferroviara Pescara – Avezzano – Roma, nella sua totalità. Per la Marsica il potenziamento di tale tratta ferroviaria è una occasione irripetibile per uscire dall’isolamento ed entrare nella rete europea dei trasporti (TEN-T), come il Nuovo Corridoio Mediterraneo, che dalla Penisola Iberica va verso i Balcani e l’Est Europa. Bisogna compattarsi, unirsi e fare squadra, come dice giustamente il Sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio. Il modello di riferimento è quello della Grande Pescara. Ripeto: nessuno pretende che si faccia tutto e subito. L’importante è avviare i lavori e guardare lontano, come vorrebbe una buona e sana politica. Se in passato si fossero fatti anche piccoli passi di adeguamento della ferrovia, oggi non saremmo a ripetere in modo stucchevole che essa sia troppo vecchia e costosa.
Avvocato Aurelio Cambise