SULMONA – Questa mattina si è svolta una manifestazione della Cgil davanti l’ospedale di Sulmona per reclamare il diritto alla salute in egual modo in tutte le città abruzzesi. Durante l’evento, è intervenuto anche il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci che ha attaccato la giunta Marsilio nella gestione della pandemia in Abruzzo.
“Ero davanti all’Ospedale di Sulmona, questa mattina, raccogliendo l’appello della CGIL provinciale ad una mobilitazione sociale e istituzionale per scongiurare la chiusura del Punto Nascita, perché l’Ospedale di Sulmona sia classificato di I Livello, per l’assunzione di nuovo personale, il potenziamento delle attività sanitarie di prossimità e l’attivazione della Casa della Salute. Ero a Sulmona – come 15 giorni fa ero all’ingresso dell’Ospedale di Avezzano – per condividere una battaglia sacrosanta in difesa della sanità pubblica della provincia dell’Aquila e in solidarietà col personale medico, infermieristico e assistenziale che da un anno affronta a “mani nude” un’epidemia drammatica in assenza di un adeguato impegno della Regione.
L’allarme del sindacato è tanto più urgente e angosciante, a fronte dell’inerzia della Giunta Marsilio, degli errori commessi durante la pandemia, dell’incapacità del manager della ASL1, delle difficoltà che assillano ogni struttura, colpiscono gli utenti, mettono a repentaglio la salute dei cittadini. Soprattutto ora che il Coronavirus – nonostante la lenta vaccinazione in atto – continua a mietere contagi e vittime arrivando a stressare il sistema sanitario abruzzese. A rendere urgente una risposta politica e istituzionale è poi la clamorosa incapacità di programmazione della Regione.
L’ultima triste dimostrazione è la bozza di Rete ospedaliera presentata al Governo: l’ennesimo bluff della Giunta di centrodestra che, in due anni di lavoro, è riuscita a scrivere un documento che non decide, pieno di rinvii e contraddizioni, fatto apposta per essere bocciato dal Governo nazionale. Uno sfregio anche per Sulmona, dove la Regione non ha fatto nulla per garantire il mantenimento del Punto nascita (bisognava attivare una guardia attiva anestesiologica e pediatrica, le reti del sistema di trasporto materno assistito e del sistema di emergenza del neonato) e scrive appena 6 righe per motivare il Dea di I° livello dimostrando di non crederci affatto. E tutto ciò mentre sono congelati oltre 500 milioni per l’edilizia sanitaria a L’Aquila, Teramo, Avezzano, Sulmona, Vasto e Lanciano. Ora più che mai è necessario battersi per dare forza alla sanità pubblica e territoriale. Io lo farò”.