AVEZZANO – Pur se in un momento difficile, causa la pandemia, la Pro Loco di Avezzano dimostra costantemente la propria attenzione al territorio, con opere di solidarietà e di cultura. Si ricorda il grande evento: “V Tavola Rotonda di Etnomusicologia”. Dialoghi abruzzesi tra memoria e futuro” per proseguire e ricordare il grande impegno del mai dimenticato prof. Gianluca Tarquinio. Per questo costante dovere morale, la Pro Loco di Avezzano, in sinergia con il Centro Studi Marsicani e con il patrocinio del Comune di Avezzano, propone all’attenzione delle scuole, in occasione della Giornata Internazionale della Memoria mercoledì 27 Gennaio 2021 alle ore 11,30, la visione del racconto “La mia seconda madre”, che evoca la storia di ragazzi perseguitati per la loro diversità sullo sfondo del grande dramma della seconda guerra mondiale.
Con una lettera, il Presidente Federico Tudico ha rivolto un invito ai docenti e agli studenti, sia delle scuole medie che delle superiori, a partecipare, come contributo significativo alla DAD, all’evento che verrà presentato in diretta, sul canale 119 del digitale terrestre, sul sito web https://www.prolocoavezzano.it/, o sulla pagina Facebook Pro Loco Avezzano.
Un significativo messaggio che viene inoltrato ai giovani affinché possano comprendere quanto le atrocità della guerra non debbano essere mai più ripetute.
Le parole del testo sono di Federico del Monaco, musiche di Florindo Cimei, immagini di Angelo Iacobucci, presenta la giornalista Gioia Chiostri.
“Senza passato è difficile costruire il futuro. I grandi eventi che hanno segnato la storia dell’uomo possono presentarsi con la prospettiva dei ricordi di una famiglia. Le parole di un padre che non c’è più rivivono nel figlio che cerca risposte a domande confuse, che nella ricerca diventeranno più chiare e gli consentiranno di tracciare una direzione in avanti. Si parla della seconda guerra mondiale, di ragazzi perseguitati perché diversi da un folle modello imposto che portò a drammatiche conseguenze. Si racconta di un posto come tanti, di persone generose che rischiarono la vita per aiutare i più bisognosi, di piccole storie verosimili che portano dolore e speranza. C’è un tesoro immenso dentro ciascuno di noi, è il nostro retaggio, è l’amore che ci donò chi ci permise di vivere e di essere quello che siamo. Un impegno a fare del nostro meglio, cercando di rendere questo mondo in declino un posto meno brutto. Di questo parla “la mia seconda madre”, di ricordi che si fondono al presente, per tracciare una direzione in avanti fatta di scelte giuste, di altruismo. Il grande dramma della seconda guerra mondiale viene trattato con rispetto e per noi, che siamo nati dopo quelle grandi tragedie, l’impegno a non dimenticare deve essere più forte, amplificato dall’eco di chi non c’è più”. (Federico del Monaco)