L’AQUILA – “Ricordo quel giorno orribile con il cuore spezzato. 4 anni fa. La neve scendeva forte e la terra tremò più volte. La immane valanga venne giù dalla montagna, e coprì tutto. L’Hotel Rigopiano diventa così una tomba. Roberto, Marinella, e tanti altri, 29 persone, rimangono lì, fermi sotto la neve e le macerie. I familiari delle vittime cercano verità e giustizia. La cerchiamo tutti, ancora. E mai più dovrà accadere una simile tragedia. Ora però bisogna ricostruire ogni cosa, abbracciare quelle famiglie colpite, ricordare ognuno di loro ed impegnarsi, come finalmente stiamo facendo a non manomettere più il territorio, a fare prevenzione sismica, ad amare la nostra madre terra. Ci stringiamo nel dolore ai familiari”.

“Tra il 23 settembre 2016 e il 18 gennaio 2017 – sottolinea Pezzopane – nella sequenza sismica terribile del terremoto del Centro Italia, ci furono vittime ad Amatrice, Accumoli, Arquata e poi Rigopiano. Il pensiero è per me costante e deve rappresentare un monito per tutti noi e per le istituzioni. Sarà la magistratura a definire i responsabili, ma la reazione deve essere generale, umana, solidale e capace di far sì che mai più un evento calamitoso si trasformi in tragedia con perdita di vite umane“.