AVEZZANO – E’ di questa mattina la notizia, riportata dal giornale di Trento, di un impatto sfiorato nella notte di Capodanno tra un drone ed un elisoccorso dei VV.FF. Quest’ultimo, un AW139, era in missione di soccorso a seguito di un incidente stradale diretto verso la Val di Non. Secondo le prime notizie, alla quota di circa 400 m il pilota dell’elicottero ha avvistato delle luci in movimento in rotta di collisione con il velivolo costringendo lo stesso ad una manovra evasiva per evitare l’impatto. C’è da chiedersi cosa ci facesse un drone a quella quota dato che lo spazio aereo degli APR è limitato a 120m ed in quella zona vige un ulteriore limite aeronautico a 45m. Solo la prontezza di riflessi del pilota dell’elicottero ha evitato un quasi matematico impatto che avrebbe potuto avere conseguenze importanti per l’AW139. I droni infatti, pur se di piccole dimensioni, possono provocare gravi danni ai sistemi propulsivi dei velivoli “manned”. Nel caso specifico se il drone avesse impattato contro il rotore principale o il rotore di coda avrebbe compromesso la missione di soccorso dell’elicottero. Inutile dire che è scattata subito la segnalazione ad Enac per l’ accaduto attivando la relativa procedura di indagine.
Tali accadimenti generano sempre stupore in ambito aeronautico; occorre pertanto rafforzare i messaggi di prudenza verso gli utilizzatori dei sistemi Apr dato che questi non sono giocattoli da poter condurre alla leggera senza un minimo di formazione e addestramento aeronautici. Tali velivoli, infatti, sono aeromobili a tutti gli effetti e rispondono quindi a norme, regole e metodi dell’aviazione ponendo sempre in cima alla lista la sicurezza del volo.
Uno dei temi fondamentali per il rispetto della sicurezza aerea è la conoscenza ed il funzionamento degli spazi aerei: seguendo, infatti, le indicazioni di quote e livelli volo, eventi come quello in discussione non troverebbero alcun fondamento.
Vengono, quindi, rinnovate sempre le raccomandazioni ad utilizzare i sistemi “unmanned” con scienza e coscienza poiché un uso sbagliato può compromettere la sicurezza aerea generale.