AVEZZANO – Il sindaco, Giovanni Di Pangrazio, prende atto dell’impegno della direttrice sanitaria dell’ospedale di Avezzano, Lora Cipollone, per i lavori di “immediata attuazione per allestire nuovi posti letto di terapia intensiva”, con il contestuale “no” all’installazione del modulo messo a disposizione della Asl dalla Protezione civile, ma avverte: “nel caso di mancanza di posti letto di terapia intensiva tra un mese sapremo, senza sé e senza ma, a chi attribuire le responsabilità; nel frattempo”, afferma Di Pangrazio, “insieme a tutti gli altri sindaci marsicani resto in attesa di conoscere quand’è che il manager Roberto Testa, già autorizzato dalla Regione, apporrà la firma per l’affidamento della progettazione del nuovo ospedale della Marsica”.
Per l’azienda sanitaria il piano per dotare l’ospedale di Avezzano dei posti di terapia intensiva è ormai prossimo ad essere attuato e quindi i moduli prefabbricati non sono necessari. “In attesa di risposta sull’iter del nuovo ospedale, prendo atto dell’impegno della direttrice sanitaria Cipollone riguardo alla realizzazione degli indispensabili posti letto covid-intensivi al Santi Filippo e Nicola, prendo atto che il modulo di quindici posti di terapia intensiva, pur disponibile, non verrà montato, perché il piano predisposto per la realizzazione di posti letto è di immediata attuazione e, quindi, appare una soluzione più veloce per garantire l’assistenza ai pazienti in totale sicurezza”.
“Naturalmente”, insiste il primo cittadino, “credo sia chiara a tutti l’esigenza manifestata quotidianamente da pazienti e operatori alla quale dare risposta, al di là dello strumento che la ASL vorrà attuare (moduli o lavori già programmati) affinché l’offerta sanitaria sia pronta e adeguata per un’eventuale terza ondata. Visto che l’impegno della direttrice sanitaria Cipollone non fornisce date sul crono programma degli interventi prenderem per buoni gli impegni e le scadenze rappresentati in sede di adunanza dei sindaci dal manger Testa. Sono certo di non essere il solo a volere tempi certi in un’ottica di prudenza e attenta pianificazione. – Conclude Di Pangrazio – Sarebbe, per la sanità marsicana, una responsabilità imperdonabile farsi trovare impreparata, soprattutto dopo le vicende dei mesi scorsi”.