AVEZZANO – Una rete di biogas tutta marsicana dal costo di 20 milioni di euro, che entro l’anno sarà a regime. A darne conferma alla stampa, il patron di Tekneco, Umberto Di Carlo e Alberto Torrelli, amministratore delegato di Aciam SpA, società partecipata per il 51% dai comuni marsicani.
Nel nuovo impianto, sarà usato soltanto materiale riciclabile, a quanto appreso, ma solo quello riciclato correttamente può essere impiegato. Fortunatamente, nei comuni marsicani, la raccolta differenziata è arrivata a ben oltre il 70% rendendo possibile, appunto, la trasformazione del materiale riciclabile in biogas.
Oggi la maggior parte del compost realizzato dalla raccolta differenziata marsicana, viene utilizzato per realizzare concimi destinati alla coltivazione dei terreni del fucino e altro viene impiegato nei pascoli.
L’impianto di biogas è stato realizzato ad Aielli, ed è costato 20 milioni di euro. La struttura contiene alcune vasche chiuse ermeticamente, chiamate digestori, dove viene incamerato il materiale organico. I digestori sono riscaldati per favorire la gassificazione, una fermentazione naturale e non inquinante. Questa operazione permette, cosi, al biodigestore anerobico di cominciare a funzionare. I gas si accumulano nella parte alta dei digestori, da dove poi verranno prelevati per la fase successiva. Il gas prodotto in questo processo è composto per il 50-70% da metano e per il 30-50% da anidride carbonica. Una volta disponibile, il biogas viene convogliato nel cogeneratore, costituito da un motore endotermico (a combustione interna) che lo utilizza per la produzione di energia elettrica e energia termica, in buona sostanza a seguito di tutta la lavorazione complessa e delicata dei rifiuti, potrà essere immessa nella rete l’energia prodotta, con un processo non inquinante.
Un passo decisamente importante per la nostra Marsica questo, che permetterà di ottimizzare la raccolta dei rifiuti e trasformarla in energia. Una Marsica più ecologica e al passo con i tempi.