CELANO – “Il Partito Democratico di Celano nel riaffermare il pieno sostegno e la vicinanza alle lavoratici e i lavoratori della Clinica l’Immacolata e nel ribadire la preoccupazione per quanto riguarda il futuro e a questo punto anche il presente della casa di cura rispedisce al mittente le volgari, isteriche e insolenti diffamazioni che il sindaco Settimio Santilli ha rivolto a due nostri dirigenti, responsabili, a suo avviso, di aver manifestato l’appoggio incondizionato al personale sanitario e di aver preteso chiarezza nel merito della vicenda dei 67 posti letto dell’ospedale di Celano”. Arriva secco ed immediato il contrattacco del Partito Democratico alle dichiarazioni dell’esponente locale di Fratelli d’Italia. “Santilli, spiegano in una nota i democratici celanesi, dovrebbe giustificare le sue di assenze e i comportamenti opachi piuttosto che lamentare la nostra presenza ad incontri pubblici con il direttore sanitario, con i medici e con i dipendenti della clinica giustamente preoccupati per quanto sta accadendo. Il suo intervento denota un certo nervosismo dato, evidentemente, dalla totale inadeguatezza con cui si sta gestendo l’intera vicenda sia a livello locale che regionale. Purtroppo il Sindaco alle parole non fa seguire i fatti e nella difesa penosa dei sui compagni di partito dimentica che, ancora oggi, a distanza ormai di giorni, in piena emergenza sanitaria, la clinica l’Immacolata non ha ricoverati di alcun genere, ha una carenza allarmante di medici e il personale sanitario è costretto a ferie forzate”. Il Pd di Celano nella nota evidenzia inoltre che: “nel merito della chiusura della RSA, è Santilli stesso che dovrebbe spiegare il perché non accettò nessuna delle molteplici soluzioni proposte dall’allora Assessore Silvio Paolucci e perché prima minacciò di non autorizzare il trasferimento dei posti letto, e poi, non intraprese più neanche l’ipotesi, da lui stesso prospettata, di costituire una cooperativa locale per la gestione del reparto di Residenza Sanitaria Assistenziale. Evidentemente gli fu più comodo accettare altri tipi di soluzioni che a noi restano ancora ignote. Riguardo alla chiusura del centro vaccinazioni di Celano, lo smemorato Santilli, dovrebbe dire per quali motivi, questo servizio, dopo una riapertura nel mese di gennaio di quest’anno ha subito, dopo appena pochi giorni, un nuovo stop da parte della Asl dell’Aquila. Inoltre, affermano ancora dal Pd, Santilli in uno dei prossimi incontri “ristretti” con il presidente Marsilio e il direttore generale Roberto Testa, si faccia carico di chiarire a che punto sono i vaccini antinfluenzali che gli abruzzesi aspettano da mesi e ci dica, dei 108 milioni che il Governo nazionale ha trasferito alla Regione Abruzzo dedicati alla l’emergenza covid, quali sono stati gli investimenti specifici destinati alla marsica. Dal sindaco di Celano, francamente, ci saremmo aspettati, un atteggiamento più adeguato e degno del ruolo di rappresentante di tutti i celanesi in una fase critica come questa. Riceviamo invece solo infamanti accuse personali, bugie e difese d’ufficio dedite a coprire il fallimento di Fratelli d’Italia alla guida della Regione Abruzzo. Per questi motivi” conclude la nota “il sindaco riacquisti il senso della misura e la smetta con prese di posizioni partitiche che non fanno certo l’interesse di Celano”.