CELANO – È notizia di pochi minuti fa la revoca della convenzione Covid Hospital alla Clinica Immacolata, come comunicato in una nota dal Sindaco della città Settimio Santilli.
A generare la diffida nei confronti della struttura è la mancanza di requisiti organizzativi e di personale sanitario necessario a garantire il regolare funzionamento del servizio.
A nulla sono valsi gli appelli, di pochi giorni fa, del primo cittadino rivolti a tutti i dipendenti della clinica di mettersi a disposizione non solo della struttura ospedaliera ma soprattutto dei malati.
In questo momento di emergenza mondiale la responsabilità ed il Giuramento d’Ippocrate dei medici nel contesto della clinica avrebbe dovuto prevalere su tutto.
A rafforzare il pensiero e le parole del sindaco era stato anche il segretario della UGL Marco De Luca. Oggi siamo arrivati ad un nulla di fatto: la clinica non sarà Covid Hospital, con la buona pace di chi, non volendo mettere da parte colori e diatribe politiche, non ha capito che si sta incorrendo verso la probabile cassa integrazione dei dipendenti della clinica Immacolata che sta assistendo, giornalmente, a delle perdite economiche consistenti, e di quei liberi professionisti che hanno preferito andare ad operare altrove.