In uno dei momenti più drammatici, se non il più drammatico, della storia del nostro Paese, ci si aspetta grande senso di responsabilità da parte dei rappresentanti delle istituzioni, preposti democraticamente alla cura degli interessi della comunità. È di questi giorni anche la notizia dell’invito del Governo ai rappresentanti delle forze di minoranza a sedersi intorno ad un tavolo per tentare di condividere le gravose decisioni destinate ad incidere pesantemente sulla popolazione italiana nel prossimo futuro.
Alla base di questo confronto c’è, ovviamente, la difficile condizione determinata dall’epidemia sanitaria covid-19, ma v’è anche il riconoscimento dell’imprescindibile ruolo che nella dialettica politica di un “Paese” devono avere le forze di opposizione, ruolo questo che, spiace constatare ancora una volta, la nostra testata giornalistica MarsicaWeb fatica a riconoscere.
Ancora una volta ci troviamo a dover rispondere ad un attacco contro i giornalisti, ma soprattutto quei giornalisti liberi di poter scegliere cosa scrivere, di cosa parlare ed in particolare rispettosi della verità. MarsicaWeb non si tira mai indietro, e lo fa da sempre, quando, a difesa dei colleghi, c’è da prendere posizione nei confronti di enti o soggetti politici, a prescindere dall’appartenenza e dal colore. Tutelare i nostri giornalisti e garantirne l’agibilità di un diritto professionale è la nostra missione e il direttore di questa testata la assolve al meglio. A volte anche mettendo in discussione le notizie di altri giornali. Ed è proprio questo che ci ha permesso in soli tre anni di raggiungere oltre 2 milioni e mezzo di lettori.
In pochi giorni si sono susseguite critiche rivolte alla nostra redazione, da parte di persone che nonostante siano state bocciate dai cittadini alle elezioni, non perdono occasione per poter scaricare le loro responsabilità sulla stampa. E dobbiamo ricorrere all’ennesimo articolo per smentire ciò che viene pubblicato da altre testate.
Questa volta la vicenda riguarda il comune di Celano. Come nostra ormai abitudine in tutte le attività comunali siamo presenti con dei giornalisti a seguire il consiglio che si svolge dall’assise per eventualmente riportare lo sviluppo della buona o cattiva amministrazione di una città. I nostri giornalisti, rispettosi dei regolamenti comunali, richiedono l’accredito, e questa è la prima regola da seguire di buona educazione e professionalità. Non ci si presenta a casa di altri senza avvisare!
La doverosa premessa era d’obbligo, e a quanto pare è sempre più necessario spiegare l’ovvio. E ciò che scriviamo è online e quindi sempre verificabile.
Arriviamo al fatto, riassumendo in quattro righe: nel consiglio svolto nel comune di Celano in data 5 dicembre scorso era presente, in nostra rappresentanza, un giornalista regolarmente accreditato. In questa fase di emergenza, l’ottanta percento dei discorsi è basato sulla pandemia, certo diciamocelo, di chiacchiere se ne stanno facendo molte da tutte le parti del mondo.
Nel pomeriggio, come succede spesso, dopo il consiglio comunale ci viene inviato il comunicato stampa dalla segreteria del comune di Celano. Quindi come di consueto nella nostra redazione si decide se mettere il comunicato o fare il pezzo sull’andamento del consiglio appena svolto. La nostra scelta editoriale, salvo fatti eclatanti, sceglie quasi sempre di non prendere posizioni in politica e quindi decidiamo di pubblicare i comunicati: così è stato anche in questo caso, nonostante avessimo un giornalista presente.
Nel comunicato stampa si evince maggiormente la dichiarazione del direttore della clinica immacolata di Celano dove lo stesso spiega le difficoltà e le soluzioni da adottare per rendere la clinica Covid Hospital.
Fatto per noi di rilievo, appunto, da mettere in risalto e che ha anche dettato la scelta di pubblicare il comunicato.
Non tarda nel pomeriggio la telefonata di lamentela e rimostranza nei nostri confronti dell’ex candidato sindaco Gesualdo Ranalletta, ad evidenziare che noi avevamo omesso le dichiarazioni della minoranza sulla questione “L’immacolata”.
Di tutta risposta abbiamo da subito chiarito la nostra posizione: che si trattasse di un comunicato stampa e non di un articolo.
Ma il signor Ranalletta ci esortava a verificare le notizie perché non erano andate così le cose, dicendo – “io questo lavoro l’ho fatto vent’anni fa” – ma forse sfugge all’ex candidato che i comunicati stampa sono comunicati stampa e non vanno verificati se la fonte è istituzionale. Ergo, il nostro lavoro, se lo ha fatto vent’anni fa, evidentemente lo ha fatto male.
Ma non ci fermiamo alla forma della telefonata, perché all’arroganza delle persone ci siamo abituati.
Esortiamo, quindi, il rappresentante della minoranza a mandarci un comunicato stampa anche lui, dove faccia valere le sue ragioni contro l’amministrazione di maggioranza così da mettere in rilievo che non sia stata data visibilità alle loro argomentazioni. Alla conclusione della telefonata, l’interlocutore, informava che ci avrebbero fatto pervenire il loro comunicato e noi abbiamo confermato che saremmo stati ben lieti di pubblicarlo.
Ancora oggi aspettiamo il comunicato che non è mai arrivato. Si è preferito attaccarci di sponda tramite un’ altra testata giornalistica e dove ritroviamo queste parole, inesatte, virgolettate dal consigliere comunale di minoranza Vincenzo Torrelli – “Ho parlato da consigliere e dunque nel ruolo istituzionale che mi chiama a tutelare gli interessi dei cittadini, ma ho dovuto rilevare, con rammarico, che gli organi di stampa accreditata, presenti nell’aula consiliare il 5 dicembre, durante la sospensione dei lavori del consiglio per l’adulazione del direttore generale della casa di cura “L’Immacolata”, non hanno riportato le mie osservazioni rivolte al sindaco Settimio Santilli. Le note erano inerenti alla trasformazione della casa di cura di Celano in hospital covid e alla necessità di conoscere la sua posizione a riguardo, essendo il responsabile della salute e della sicurezza dei propri cittadini”. – Caro consigliere Torrelli, noi siamo a sua disposizione per evidenziare i suoi progetti e le sue interrogazioni nel consiglio comunale di Celano, purché siano di rilevanza sociale e soprattutto non siano le solite lagne contro la maggioranza portate avanti per tutta la campagna elettorale, che a quanto pare non abbiano pagato con il voto. Sarebbe bastato che aveste mantenuto l’accordo preso al telefono e inviato una email come ha fatto la segreteria del comune. Ma non lo avete fatto! Quindi prima di poter appellare un organo di stampa “di parte” assolva prima tutti i suoi doveri d’informazione e poi potrà additarci. Ma capiamo che per voi è più facile scrivere su altre testate, le stesse che vi danno visibilità nelle vostre passerelle che avete tanto criticato al Presidente Marsilio e non rispondere sulla stessa che da spazio eguale a tutti. Perché la verità è sempre scomoda. Ma anche questa è una vecchia abitudine politica, quella di predicare bene e razzolare male.
Ma una promessa ci sentiamo di farvela, a voi ed a tutti quelli che non rispettano il lavoro svolto dai giornalisti. Saremo presenti in ogni occasione ad evidenziare ciò che direte e farete sempre in nome della verità. Perché la nostra testata è nata sotto un solo slogan quello del Washington Post, nato in un momento in cui il presidente Nixon era disposto a fare qualsiasi cosa per imbavagliare la pubblica informazione: “La stampa serve chi è governato, non chi governa” ricordatelo tutti.
L’editore di MarsicaWeb.