CELANO – I consiglieri di minoranza del gruppo Per Celano, Gesualdo Ranalletta, Calvino Cotturone e Angela Marcanio, dopo aver richiesto al prossimo Consiglio comunale chiarimenti in merito al futuro della Clinica l’Immacolata ed alla disponibilità della stessa ad ospitare pazienti Covid, hanno incontrato martedì sera il Direttore della Clinica Dr Paolo Favari.
La conferma dei ricoveri sembra ormai certa, sia pure ancora da perfezionare.
I rappresentanti del gruppo Per Celano hanno espresso le loro perplessità, in quanto per loro la strada più agevole in questo momento di difficoltà ed emergenza era e resta quella di “drenare” i ricoveri cosiddetti normali presenti all’Ospedale di Avezzano e far continuare le attività esistenti a Celano.
Secondo la convenzione, che dovrà ancora essere sottoscritta, la durata dell’impegno Covid di Celano prevista è per un mese e prevederebbe la presenza di malati inquadrabili nella c.d. medicina Covid ovvero malati che hanno una fragilità ma che hanno già superato la fase critica. Nota dolente è la esclusività della presenza di malati Covid nella struttura con il conseguente blocco dei ricoveri per altre patologie. Su questo ultimo aspetto è stata espressa contrarietà da parte dei consiglieri rilevando che in questo modo i malati no-Covid della Marsica non saprebbero dove recarsi per un eventuale ricovero. Sono questi purtroppo gli effetti nefasti di una politica cieca e senza programmazione attuata su tutta la vicenda Covid 19.
Massima attenzione è stata posta dai rappresentanti l’opposizione comunale sul dopo Covid e sulla necessità di garantire la continuità occupazionale e dei servizi, che la nuova l’azienda alla quale sarà ceduto il ramo d’azienda dovrà sottoscrivere, insieme alla Regione, con la massima attenzione del Comune di Celano. Su questo delicato argomento ed evidenziato lo stato di crisi finanziaria che l’Immacolata sta attraversando è stato riferito che dati i numerosi servizi che l’azienda offre, alcuni dei quali unici sul territorio, occorrerà una gestione all’altezza della situazione. Come dire spetta a chi si aggiudicherà la gara fare le opportune valutazioni tecniche e gestionali. “Noi diciamo-sostengono i consiglieri-non vorremmo che la partita fosse solo di natura economica e finanziaria in barba alle necessità di un territorio e che i posti Covid abbiano solo questo obiettivo”.
Il gruppo ha riferito che chiunque sarà l’acquirente, dovrà esserci massima garanzia per il mantenimento in efficienza dell’intera struttura, del personale e dei servizi a favore della medicina marsicana. E su quest’ultimo aspetto non c’è dubbio che si coinvolgerà l’intera cittadinanza.